Rischia di chiudere il palazzetto dello sport?
redazione | Il 11, Set 2011
Pizzo Calabro la commissione straordinaria nomina una commissione per verificare se ci sono le condizione per l’agibilità della struttura
di Rosaria Marrella
Rischia di chiudere il palazzetto dello sport?
Pizzo Calabro la commissione straordinaria nomina una commissione per verificare se ci sono le condizione per l’agibilità della struttura
PIZZO – A rischio chiusura il palazzetto dello sport della cittadina tirrenica. Il
commissario straordinario del comune napitino, volge il suo sguardo su tutto il territorio
ed in merito ha istituito una Commissione comunale di vigilanza di locali al pubblico
spettacolo. Nella fattispecie, la commissione è presieduta dalla terna commissariale
– dal commissario straordinario Bruno Strati e dai due sub, Sabrina Pane e Salvatore
La Faci -, dal comandante della Polizia municipale, Enrico Caria, dal rappresentante
dei vigili del fuoco del comando provinciale (in genere il comandante od un suo sostituto),
da un rappresentante esperto del Coni, da un esperto di elettrotecnica ed un rappresentante
sanitario dell’Asl. Ebbene, la commissione sta già lavorando in merito al predetto
impianto sportivo e, sta verificando la sussistenza dei requisiti per poter dare
il collaudo della struttura e, conseguentemente la sua agibilità. Dopo la prima
ricognizione, avvenuta nella mattinata di giovedì, il commissario attende che si
concludano i lavori di accertamento e venga redatto il verbale per poter poi prendere
la fatidica decisione. Sembrerebbe che vi siano dei problemi tecnici e, dunque, emergano
lavori da effettuare ma, Strati non si esprime ulteriormente anche perchè dovrà
prima prendere contezza del resoconto, per comprendere – eventualmente si riscontrassero
concretamente dei problemi di sorta – l’entità dei lavori da effettuare per rendere
la struttura agibile. Al riguardo, il commissario ha puntualizzato di aver già predisposto
degli stanziamenti per detta struttura, prevedendo che vi fosse la necessità di
qualche intervento e, così sono state già reperite altre risorse, considerate nel
bilancio di previsione. <<Posso soltanto anticipare che laddove non risultasse agibile
o fosse dichiarata agibile con delle prescrizioni, la palestra rimarrebbe chiusa>>.
Peraltro, a finire nel mirino della legalità e della sicurezza a breve, sarà anche
il campo di calcio, mentre prosegue intanto l’attività di edificazione del nuovo
palazzetto, probabilmente con una piccola variante di progetto. Tuttavia, in merito
all’agibilità del Palarcobaleno, non è mai stata chiara la situazione: i politici
locali non hanno mai autorizzato l’utilizzo dello stesso, teatro di importanti partite
e momenti sportivi, ma, nondimeno, nel corso delle stesse o durante le cerimonie
svolte al suo interno, v’è sempre stata una rappresentanza politica, frutto di quelle
incongruenze che hanno da sempre tracciato la differenza su ciò che è non è lecito
ma possibile. Dunque, la presenza del commissario, nella sua figura di superpartes,
potrà fare chiarezza e stabilire il giusto percorso da affrontare. La priorità
di Strati è rendere la struttura agibile a vantaggio della collettività. Ricordiamo
che il palazzetto è il terreno sul quale, negli ultimi anni, si sono affrontati
allenamenti e partite sia di basket che di pallavolo ed al riguardo la città vanta
una squadra di serie B1 (la Pubbliemme). Tra le associazioni sportive v’è tuttavia
la speranza che venga scisso il terreno da gioco dagli spalti, di modo da consentire
almeno gli allenamenti. Da qualche indiscrezione, si è appreso che tra i vari problemi
già riscontrati dalla Commissione, vi sia quello delle uscite di sicurezza che dovevano
essere della larghezza di 1 metro e 20 ed invece sono di 1 metro e 5 cm. Il cruccio
delle società sportive è il problema di poter effettuare gli allenamenti, perchè
oltre al “forse” del palazzetto non hanno ancora ottenuto l’accesso per la palestra
di pertinenza al plesso San Sebastiano e, dunque, è necessario che le autorità
preposte si facciano carico delle loro esigenze ma soprattutto delle esigenze della
collettività, perchè le società sportive sono un mezzo della cittadinanza per
portare avanti lo sport ed a tutti i valori legati ad esso. Dunque, si confida nel
commissario, per fare chiarezza sulla situazione mai gestita prima ed adeguare celermente
l’impianto per la ripresa dell’attività sportiva.
Rosaria Marrella