Relazioni culturali Italia-Francia, ecco il convegno dell’Apcfi
redazione | Il 22, Ago 2011
Oggi l’apertura ufficiale dell’iniziativa dell’associazione dei docenti dei due Stati
di Alessandro Crupi
Relazioni culturali Italia-Francia, ecco il convegno dell’Apcfi
Oggi l’apertura ufficiale dell’iniziativa dell’associazione dei docenti dei due Stati
REGGIO CALABRIA – È partita, oggi, la tre giorni dedicata all’intensificazione degli scambi linguistico-culturali tra l’Italia e la Francia organizzata dall’associazione pedagogico-culturale franco-italiana Apcfi con un convegno tenuto questa mattina presso l’Istituto magistrale “Gulli”. Un sodalizio che si prefigge costantemente questo scopo da ormai 37 anni attraverso una serie di incontri in terra italiana e francese, composto da docenti dei due Stati. In particolare sono due gli obiettivi specifici che vengono perseguiti: la ricerca pedagogica e didattica nell’insegnamento dell’Italiano e del Francese e la conoscenza approfondita del territorio illustrata direttamente da chi ci vive. Quest’anno l’organizzazione dell’intera iniziativa è stata curata dalla professoressa di Francese Ada Melidona. Al convegno sono intervenuti Grazia Giannaccari dell’Ufficio di Cooperazione del Comune di Reggio, il professore Raffaele Anastasi, componente del Dipartimento Cultura della Regione Calabria (che ha portato i saluti del direttore Massimiliano Ferrara) e il critico letterario Francesca Neri, che ha effettuato un intervento storico sulla figura di Garibaldi. Nel corso della mattinata, inoltre, c’è stata anche l’occasione di esporre e premiare i lavori degli alunni del Liceo europeo del convitto “Campanella” e dello stesso Istituto magistrale “Tommaso Gulli”. Durante il suo breve intervento di saluto, la Giannaccari ha valorizzato l’importanza di questo genere di incontri sottolineando la proverbiale accoglienza della città dello Stretto «che offre – spiega – tante risorse culturali ed architettoniche». Per Nastasi, invece, è molto importante «promuovere questi scambi culturali tra le due realtà territoriali» mentre evidenzia gli investimenti dell’ente regionale indirizzati all’adeguamento delle strutture scolastiche e sulle attività destinate a rivalutare «materie-cardine come le Scienze, le Lingue e la Matematica».
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