Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Regno Unito, 70% di carne di pollo contaminata da un batterio che può essere mortale Lo “Sportello dei Diritti” chiede alle autorità europee se c’è lo stesso rischio anche nel resto d’Europa ed in Itali

Regno Unito, 70% di carne di pollo contaminata da un batterio che può essere mortale Lo “Sportello dei Diritti” chiede alle autorità europee se c’è lo stesso rischio anche nel resto d’Europa ed in Itali
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Nel Regno Unito il 70% carne di pollo venduta nei supermercati sarebbe contaminata
da batteri Campylobacter, che possono risultare fatale in alcuni casi, secondo le
rivelazioni odierne della UK Food Security Agency (FSA). Quasi il 18% dei prodotti
in questione hanno anche un tasso di contaminazione oltre i limiti ammissibili, detto
FSA. In febbraio, l’agenzia aveva avviato uno studio su questi prodotti. Nella successiva
primavera, l’agenzia aveva allertato la popolazione sulla presenza di questi batteri,
invitandola a non lavare la carne di pollo per evitare la sua diffusione sulle mani
o piani di lavoro. I rischi per la salute si rivelerebbero quando si maneggia il
pollo crudo prima di cucinarlo. La FSA ha anche pubblicato giovedì, per la prima
volta, i livelli di contaminazione presenti nei polli venduti da catene come Sainsbury,
Marks & Spencer, Tesco, rivelando per esempio che in Asda, il 78% della carne di
pollo testata presentava questo batterio, seguito dalla Coop (73%), Morrisons, Sainsbury
e Waitrose (69%), Marks & Spencer (67%) e Tesco (64%). D’altra parte, i dati delle
catene Aldi e Lidl non erano disponibili. L’industria deve agire ha detto il direttore
della FSA, Steve Wearne, che ha specificato espressamente che “Questi risultati dimostrano
che l’industria alimentare, in particolare i distributori, dovrebbe fare di più”
contro il Campylobacter.Migliaia di inglesi, circa 280.000 sono colpiti ogni anno
dal batterio, che provoca infezioni intestinali generalmente benigne, ma che può
essere mortale in bambini molto piccoli, negli individui anziani e negli immunodepressi.Per
Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” si tratta di una
notizia che dovrebbe far preoccupare i consumatori, tanto da richiedere un intervento
alle autorità sanitarie europee per chiarire se sussista lo stesso rischio anche
nel resto d’Europa ed in Italia.