Regione Calabria, “Sulla scuola la Regione non ha operato nessun taglio” Straface: l'opposizione cerca di creare confusione nell'opinione pubblica
“Una tematica importante come quella della scuola e del diritto all’istruzione non può e non deve essere oggetto di strumentalizzazione politica e di tentativi di sviare l’opinione pubblica con affermazioni mendaci, bisogna invece apprezzare il lavoro che questo governo guidato dal Presidente Occhiuto sta portando avanti con caparbietà nell’interesse esclusivo dei calabresi”.
Questo il commento dell’On. Pasqualina Straface, Presidente della Terza Commissione Regionale Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative in merito all’approvazione nel Consiglio Regionale del 3 agosto che ha approvato le linee guida 2023/2025 per quanto riguarda il dimensionamento scolastico.
“Sia in aula che sui media l’opposizione sta continuando a parlare di tagli e di ridimensionamento scolastico, ma ovviamente le cose non stanno così. Quelle approvate ieri sono le linee guida, frutto del grande lavoro portato avanti dalla Vice Presidente Princi insieme al Dipartimento Istruzione, che serviranno alle Province e alle Città Metropolitane per redigere i rispettivi piani di dimensionamento scolastico, ma in alcun modo la Regione ha approvato tagli o chiusure di qualsiasi tipo, come artatamente le opposizioni stanno artatamente cercando di spiegare. Anzi, i criteri approvati vanno nella direzione indicata dal Governo Draghi, di cui il Partito Democratico era parte integrante. Con questi nuovi indicatori è stato possibile ad esempio scongiurare la chiusura di un Istituto Superiore di Longobucco, comune colpito recentemente da un enorme problema di viabilità, la cui popolazione studentesca sarebbe stata costretta al pendolarismo in condizioni critiche, così come sarà possibile tutelare altre aree interne e svantaggiate. La realtà è che finalmente si mette mano al comparto scuola, che aspetta dal 2012 un dimensionamento efficace capace di salvaguardare i comuni più svantaggiati e al tempo stesso di creare una rete di istituti superiori legati alle vocazioni dei territori, al fine di combattere la dispersione scolastica e garantire il diritto allo studio a tutti i cittadini calabresi”.