Reggio Calabria, il Sul chiede un incontro in Comune
redazione | Il 20, Set 2013
Per discutere dei principali nodi irrisolti o problematici dell’Ente
Reggio Calabria, il Sul chiede un incontro in Comune
Per discutere dei principali nodi irrisolti o problematici dell’Ente
Riceviamo e pubblichiamo:
Il S.U.L. entra nel Comune di Reggio Calabria con l’adesione, al momento, di 3 membri delle R.S.U. e di alcune decine di dipendenti. Il SUL ritiene che tutto ciò accada perchè si sono messe in atto posizioni inequivocabili e non mediate da interessi estranei a quelli dei lavoratori.
Già da subito le R.S.U. aderenti al S.U.L. e la stessa struttura sindacale chiederanno di poter discutere sui principali nodi irrisolti o problematici del Comune capoluogo. In particolare:
1. sulla vicenda PEO il SUL ribadisce che considera le trattenute economiche del tutto illegittime ed auspica che si determini a breve un tavolo tecnico (promesso dal Governatore Scopelliti e non realizzato) con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ritiene, inoltre, che in sede di dibattimento giudiziario (dal quale RSU e SUL sono esclusi) si debba rimarcare che non può esserci equo provvedimento di alcuna natura senza ricostruire la catena di responsabilità dalla quale, palesemente e per leggi e regolamenti, sono esclusi i dipendenti. Qualora, malauguratamente, l’azione giudiziaria in atto si dovesse concludere con un esito negativo per i dipendenti il S.U.L. metterà a disposizione i suoi uffici giudiziari e le competenze che volessero collaborare per rispondere in sede legale a quella che il SUL considererebbe una palese ingiustizia;
2. si deve riprendere la contrattazione decentrata nella sua interezza e non per pezzi scelti più o meno artificiosamente. Posizioni Organizzative, Alta Professionalità, salario accessorio, produttività, distribuzione delle ore di lavoro straordinario, organizzazione del lavoro e dei servizi devono essere un unicum non frazionabile. E si rimarca che si deve rispondere a leggi e regolamenti. In particolare continuiamo a diffidare dall’arbitraria moltiplicazione delle Posizioni Organizzative;
3. occorre sciogliere i nodi riguardanti le società miste e partecipate che sono state uno degli elementi che hanno portato allo scioglimento del Consiglio Comunale per contiguità mafiose. Il SUL ribadiamo che le società devono rientrare nel pieno controllo pubblico e perciò sostiene la creazione di una (o più) Azienda Speciale, unica soluzione che porrebbe la medesima sotto il controllo politico-sociale del Consiglio Comunale ed amministrativo della Corte dei Conti. In questo quadro vanno salvaguardate tutte le posizioni lavorative, a partire da quelle figure professionali transitate dal Comune alle società;
4. va discusso e attuato in tempi rapidissimi un concreto piano di stabilizzazione dei lavoratori LSU-LPU da oltre un quindicennio utilizzati in ruoli spesso decisivi dell’Amministrazione;
5. va redatto un quadro delle opere pubbliche di responsabilità comunale ferme o incompiute a cominciare dal Palazzo di Giustizia e vanno individuati con chiarezza e trasparenza i motivi per cui quelle opere non sono completate e fruibili. Così come va reso di generale conoscenza l’elenco degli edifici e dei beni completati e non utilizzati che vanno restituiti alla fruizione pubblica.
Il S.U.L., le R.S.U. aderenti, i lavoratori iscritti, i dipendenti che guardano a noi con attenzione saranno impegnati già da domani in un’azione di tutela dei diritti dei dipendenti nella legalità, nella trasparenza e nel rispetto dell’interesse della collettività reggina. Il SUL spera che il medesimo spirito muova le controparti e tutti gli interlocutori.