Reggina 1914. Gelardi, “dichiarazioni ministro Abodi lasciano perplessi” Chi è stato incaricato di difendere, tutelare e valorizzare il mondo dello sport dovrebbe pensare a come risolvere queste difficoltà di sistema, piuttosto che occuparsi di singoli casi specifici
Le dichiarazioni relative alla Reggina 1914 rilasciate dal Ministro Abodi lasciano francamente molto perplessi. Senza voler entrare nel merito tecnico della vicenda richiamata dal Ministro basti dire che la squadra amaranto, che peraltro era appena uscita da un concreto rischio fallimento causa vicende extracalcistiche collegate alla precedente proprietà, ha disputato un campionato in piena regola e sicuramente alla pari con tutte le altre società. Ha concluso da vera combattente una difficile stagione con il raggiungimento dei play-off nonostante una penalizzazione di cinque punti. Questo è stato il verdetto del campo al quale ogni sportivo si dovrebbe rimettere. Le altre vicende riguardano aspetti e piani diversi, e deve rimane comunque imprescindibile il principio per cui tutti noi cittadini dobbiamo riconoscere la giustizia ordinaria per poter dire di vivere in uno Stato civile. Questo è certamente quanto fatto dalla Reggina e dai suoi tifosi, e appare dunque peculiare che proprio chi è ai vertici delle Istituzioni nazionali ponga dubbi in merito a questo principio. Il calcio italiano rimane ancora una delle realtà più belle del nostro Paese nonostante alcune difficoltà oggettive. Chi è stato incaricato di difendere, tutelare e valorizzare il mondo dello sport dovrebbe pensare a come risolvere queste difficoltà di sistema, piuttosto che occuparsi di singoli casi specifici, soprattutto se in merito ad essi si è già espresso in maniera esaustiva chi rappresenta il potere giudiziario, che non può e non deve mai essere confuso col poter esecutivo. Sarebbe gravissimo.
Auguro a tutto il calcio italiano e alla Reggina 1914 in particolare di farci vivere una nuova splendida ed entusiasmante stagione alla ripresa del campionato.