Rapinavano prostitute a San Ferdinando, 3 arresti I tre, tutti di Rosarno, sono stati individuati grazie alle denunce delle vittime
Personale del Commissariato di P.S. di Gioia Tauro, a conclusione di attività investigativa avviata nell’anno 2015, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, ha dato esecuzione all’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Palmi, Dott. Paolo RAMONDINO, nei confronti di SPOSATO Rocco, cl. 1996, residente in Rosarno, disoccupato, con precedenti per rapina, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari; SPOSATO Cosma, cl. 1996, residente in Rosarno, disoccupato, con precedenti per rapina; CUCINOTTA Nazareno, cl. 1978, residente in Rosarno, disoccupato, con precedenti per rapina, già detenuto per altra causa, poiché ritenuti responsabili dei delitti di rapina aggravata in concorso e lesioni personali nei confronti di alcune prostitute straniere.
L’indagine veniva immediatamente avviata a seguito di una serie di denunce presentate presso il Commissariato di P.S. di Gioia Tauro da parte di alcune prostitute straniere che svolgevano l’attività di meretricio nella periferia di Rosarno, nei pressi della zona industriale. Le prostitute avevano denunciato di essere state vittime di rapine e percosse da parte di tre individui. Gli immediati riscontri investigativi, grazie anche alla collaborazione fornita dalle parti offese, consentivano di raccogliere sufficienti indizi di colpevolezza, oggetto di dettagliata informativa nei confronti degli arrestati, inoltrata alla Procura della Repubblica di Palmi che richiedeva misura restrittiva al G.I.P. che, concordando pienamente con le risultanze investigative, emetteva il provvedimento custodiale, eseguito il 28 gennaio u.s.
I due fratelli SPOSATO, pertanto, espletate le formalità di rito, venivano associati alla Casa Circondariale di Palmi a disposizione della competente Autorità Giudiziaria; mentre al CUCINOTTA, in atto già detenuto per altra causa, l’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata in carcere.