“Gravissima la condizione in cui versa l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria”
redazione | Il 02, Ago 2013
Forti i toni della denuncia fatta dalla Segreteria provinciale del sindacato degli infermieri “Nursing up”
“Gravissima la condizione in cui versa l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria”
Forti i toni della denuncia fatta dalla Segreteria provinciale del sindacato degli infermieri “Nursing up”
Riceviamo e pubblichiamo:
Le strutture ospedaliere e territoriali sono vecchie e fatiscenti, mancano della manutenzione necessaria anche in settori essenziali quali pronto soccorso, servizi di dialisi, sale operatorie dove – come in quello di Polistena – si raggiungono 32 ° di temperatura ed elevati tassi di umidita’; sempre a polistena, la sterilizzazione di ferri e presidi chirurgici avviene con procedure approssimative, non c’è personale dedicato, non è assicurata la prevista tracciabilita’ delle procedure; le ambulanze – se cosi’ possono essere definite – sono da rottamare.
Le apparecchiature elettromedicali sono usurate, spesso non funzionanti (TAC, ventilatori polmonari, apparecchi di anestesia, sistemi di monitoraggio, ecografi, apparecchi di radiologia, ecc.) o dalla tecnologia superata e pericolosa (apparecchiature per dialisi, terapie intensive, sale operatorie, neonatologie, laboratori di analisi, radiologia); alcuni Servizi (pubblici!) sospesi per mancanza di RMN, Ecografi, isteroscopi, elettromiografi, macchine per scintigrafia, ecc.
La disorganizzazione nei servizi sanitari e in quelli amministrati e’ allarmante, le inefficienze create dall’incapacità di programmazione e di gestione delle attivita’ sono la causa principale della sfiducia dei cittadini, della mobilità passiva, delle denunce degli utenti e della demotivazione dei lavoratori;
non sono vigenti strumenti come i regolamenti, le linee guida, i protocolli operativi, mancano anche i giusti incentivi, i necessari controlli, l’indispensabile formazione e aggiornamento del personale.
Per non parlare di:
indisponibilita’ di farmaci e presidi quale conseguenza dell’assegnazione di budget sempre piu’ striminziti; basta questo assunto a confermare la predisposizione, la sensibilita’ e le capacità strategiche di questa Azienda sanitaria riguardo ai concetti di sanita’ ed assistenza.
Disinteresse anche nei provvedimenti e delibere a costo zero o nei casi di finanziamenti regionali ad hoc
Assistenza domiciliare inesistente o scadente in buona parte del territorio , che dopo la riduzione dei posti letto e’ diventata una vera emergenza sanitaria
Mancano totalmente gli Operatori Socio-Sanitari, insostituibili figure assistenziali ospedaliere e territoriali;
Ad onor del vero qualche tentativo – inesorabilmente fallito – c’è stato: a Locri si e’ tentato di ristrutturare zone importanti dell’ospedale (greca e piastra), ma nonostante ci siano i finanziamenti e siano stati appaltati parte dei lavori e’ – da anni – tutto fermo.
Mentre a Polistena, tanto per citare l’altro dei due ospedali spoke della provincia, i quali dovevano rappresentare le nostre grandi speranze sanitarie (miseramente e amaramente fallite) dopo lo smantellamento di tutte le altre strutture (siderno, oppido mamertina, taurianova, cittanova, palmi, scilla e melito), i sentimenti di cittadini e dipendenti sono, partendo dal parcheggio (che sembra piu’ un’area di sosta per autotreni) e continuando con tutto il resto, di totale trascuratezza e abbandono.
Sempre a polistena, in seguito ad una infinita serie di riunioni atte a riorganizzare il gruppo operatorio, sono stati prodotti una sfilza di disposizioni, viziati perche’ fondati su supposti accordi sindacali falsificati nei contenuti o senza le previste concertazioni-consultazioni con le OO.SS., prodotti in maniera approssimativa e senza una chiara visione organizzativa, che hanno generato confusione nel personale e disordine nel Servizio.
Si e’ così riusciti a disorganizzare l’organizzazione esistente – che comunque aveva garantito funzionalita’ ed efficienza – e a creare il caos nell’assetto della sala operatoria con parte del personale – tra i piu esperti di tale ambito, spostato in altre U.O., avvalendosi di criteri alquanto discutibili sia nella formulazione di assurde ed illegittime graduatorie – si, ce n’e’ piu’ di una per lo stesso scopo – che per le modalita’ da “gioco di scacchi” utilizzate, senza aver prioritariamente definito – cosi’ come contrattualmente previsto – le piante organiche del personale basate su effettive necessita’ (complessita’ assistenziale, turn over dei pazienti, utilizzo effettivo dei posti letto, autonomia dei pazienti, ecc.) e non sulla legge del più forte, con la compiacenza di taluni e l’atteggiamento passivo di talaltri .
In precedenza, con la guardia attiva degli infermieri si garantivano prontamente, in aggiunta all’attivita’ programmata – che dopo la chiusura della sala operatoria di Gioia Tauro deve coprire tutto il bacino di utenza della piana – anche le prestazioni in emergenza-urgenza H 24.
Le suddette prestazioni, dopo i citati geniali provvedimenti, sono assicurate in gran parte dal servizio di pronta disponibilita’ che è molto piu’ dispendioso in quanto il personale è retribuito in regime di lavoro straordinario e poco efficiente visti i tempi di arrivo e di operatività’ del personale stesso; in altre parole spendiamo di più a fronte di un servizio qualitativamente peggiore e poco sicuro.
Il Nursing Up in una lettera inviata al Direttore Generale ha chiesto di ripristinare quanto prima sia le condizioni organizzative che del personale, esistenti precedentemente presso il gruppo operatorio di Polistena, di nominare una commissione per la definizione delle piante organiche presso tutte le UU.OO. di questa Azienda Sanitaria, di promuovere immediatamente tutti gli interventi atti a sanare la situazione di degrado esistente presso le sale operatorie di Polistena.
Il nursing up denuncia pubblicamente ed inesorabilmente la situazione di pericolosita’ esistente presso le sale operatorie di polistena, condizione che si e’ enormemente aggrava dopo i trasferimenti presso altri servizi di tanti e tra i piu’ qualificati infermieri
Il nursing up con questo pubblico appello, chiede l’intervento di chiunque possa polarizzare l’attenzione, gli interessi e gli interventi sulle sale operatorie di Polistena al fine di prevenire le gravi conseguenze che possano verificarsi visto il totale disinteresse ivi esistente.
Nursing up