“Diversamente, donne!”. Someb e Fidapa, fronte comune contro ogni stereotipo
redazione | Il 15, Mar 2014
Molto partecipato il convegno ospitato nel teatro Odeon di Reggio che ha coinvolto professionisti nel campo medico, docenti universitari, esponenti dell’associazionismo e cittadini per discutere della condizione femminile. Al centro degli interventi la parità di genere e il ruolo delle donne nel mondo di oggi
“Diversamente, donne!”. Someb e Fidapa, fronte comune contro ogni stereotipo
Molto partecipato il convegno ospitato nel teatro Odeon di Reggio che ha coinvolto professionisti nel campo medico, docenti universitari, esponenti dell’associazionismo e cittadini per discutere della condizione femminile. Al centro degli interventi la parità di genere e il ruolo delle donne nel mondo di oggi
“Diversamente, donne!”. Questo il titolo dell’incontro organizzato dalla società scientifica Someb (Società Mediterranea Medicina del Benessere) e dalla sezione reggina della Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari), con la partecipazione dell’Aidm (Associazione Italiana Donne Medico) e del Soroptimist.
L’iniziativa, ospitata nel teatro Odeon di Reggio Calabria, ha chiamato a raccolta esponenti del mondo accademico, medici, professionisti di vari ambiti, con l’obiettivo di proporre, soprattutto alle nuove generazioni, uno sguardo nuovo sulla donna, smarcato cioè da etichette e vecchi stereotipi.
La prima delle due sessioni di lavoro, intitolata “Le donne si guardano”, ha avuto un taglio squisitamente scientifico e sanitario. Lo spazio, coordinato dalla presidente dell’Aidm di Reggio Carmen Marchese, è stato scandito dagli interventi di Raul Saggini, docente di Terapia fisica e riabilitativa dell’università di Chieti-Pescara, che ha trattato gli aspetti della postura. A questo contributo ha fatto seguito quello di Stefano De Franciscis, professore di Chirurgia generale presso l’università di Catanzaro, che ha approfondito il tema della cellulite. Le problematiche legate alle gambe, sono state poi affrontate da Luciana Bagnato, responsabile territoriale di Angiologia dell’Asp 5, mentre Pier Antonio Bacci, presidente dell’Accademia Italiana della Bellezza, si è soffermato sull’importanza della cura del viso ad ogni età.
Le relazioni del professore Andrea Guarna e della presidente della Fidapa reggina, Franca Arena Tuccio, hanno introdotto il secondo segmento del convegno (“Quale donna oggi”), moderato da Emma Claudia Corigliano, presidente del Soroptimist e dalla segretaria Fidapa, Titti Strano.
Prima del “salotto in rosa”, spazio alle considerazioni del docente di Medicina interna presso l’università di Messina, Natale Barbera, del presidente della Società Mediterranea Medicina del Benessere, Claudio Allegra, e della docente di Contabilità presso l’Università di Messina, Maria Smorto.
Il ricco e autorevole parterre femminile presente sul palco ha poi fornito diverse risposte alla domanda “Quale donna oggi”. Presenti l’imprenditrice Elvira Leuzzi, la volontaria Sara Bottari, la poetessa Marianna Poerio, la trentenne Caterina Attinà, l’avvocato Maria Barbera, la farmacista Anna Maria Cordova, la laureanda Dorella Ilacqua, la studentessa Alessia Fiume, la teen-ager Barbara Lo Cicero, la psicologa Elisa Mottola e la psichiatra Vanni Campolo.
“La bellezza femminile – ha sottolineato Luciana Bagnato – si nutre di benessere autentico, di equilibrio del corpo e della mente. La salute e la bellezza, così intese, sono valori che la comunità tutta, e la donna in primis, devono sentire propri e necessari. Questo il viatico per scrutare un orizzonte ancora in costruzione in cui le donne e gli uomini non siano in competizione ma complici e, superando i conflitti, vivano in armonia in un clima di condivisione e partecipazione”.
Di parità ha parlato Natale Barbera che ha posto l’accento sui condizionamenti che determinano le differenze di genere, partendo da quelle sessuali innate, e soffermandosi sull’uomo e sulla donna di oggi e di domani. “La donna – ha detto Barbera – vuole affermare la sua superiorità in modo maschile, nonostante non ne abbia bisogno. A dispetto dei dati attuali con riferimento alla produttività, la dimensione maschile è in evidente declino mentre quella femminile in notevole crescita. La donna, oggi, deve ancora fare molta strada per affermare coerentemente ed effettivamente la propria personalità”.
Sulla parità raggiunta e pagata dalla donna con l’incremento delle violenze nei propri confronti, è intervenuto il presidente della Someb, Claudio Allegra. “La donna sta pagando tutto quello che ha conquistato, ogni piccolo passo in avanti. L’aggressività crescente è generata dalla paura dell’uomo che la donna manifesti la sua indiscutibile superiorità. Sarebbe più corretto, infatti, parlare di pari opportunità piuttosto che di parità. Attenzione alle retoriche, potrebbero in realtà celare uno stimolo a non progredire”.