“Altro che misteri, c’è chi vede e dimentica”
redazione | Il 03, Giu 2013
Giovane Italia: “L’attacco mosso al Governatore dai democratici pecchi, oltreché di stile, scadendo nel personale, anche di una consona preparazione agli argomenti toccati, non comprendendo la tipologia e qualità delle firme apposte dall’allora Sindaco Scopelliti”
“Altro che misteri, c’è chi vede e dimentica”
Giovane Italia: “L’attacco mosso al Governatore dai democratici pecchi, oltreché di stile, scadendo nel personale, anche di una consona preparazione agli argomenti toccati, non comprendendo la tipologia e qualità delle firme apposte dall’allora Sindaco Scopelliti”
Riceviamo e pubblichiamo:
I Giovani Democratici devono avere la vista un po’ annebbiata, mentre la Giovane Italia questo problema non lo ha e non lo ha mai avuto, accompagnato anche da una buona memoria. Infatti sarebbe assurdo ed infantile negare quale grande sviluppo la città ha vissuto negli anni passati. Facciamo fatica a ricordare, negli anni di amministrazione Scopelliti, note stampa o iniziative dei giovani di centro-sinistra. Mentre possiamo ben rammentare che anche i GD, così come tutta la cittadinanza, erano presenti alle magnifiche serate estive piene di intrattenimenti e concerti, che anche loro spesso e volentieri si sono recati nei lidi in via marina, che anche loro hanno potuto partecipare alle interessanti iniziative occupazionali come il “Carpe Diem”, hanno potuto fruire di autobus più nuovi ed efficienti e di tantissimi altri momenti di sviluppo della nostra amata città, come fanno a non ricordare?!
Anche per questo ci sembra che l’attacco mosso al Governatore dai democratici pecchi, oltreché di stile, scadendo nel personale, anche di una consona preparazione agli argomenti toccati, non comprendendo la tipologia e qualità delle firme apposte dall’allora Sindaco Scopelliti.
Chiarisce infatti l’art. 49 del D.lgs. 18.8.2000, n. 267, “Pareri dei responsabili dei servizi”, stabilisce:
“1. Su ogni proposta di deliberazione sottoposta alla Giunta ed al consiglio che non sia mero atto di indirizzo deve essere richiesto il parere in ordine alla sola regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti impegno di spesa o diminuzione di entrata, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile. I pareri sono inseriti nella deliberazione.
2. Nel caso in cui l’ente non abbia i responsabili dei servizi, il parere è espresso dal Segretario dell’ente, in relazione alle sue competenze.
3. I soggetti di cui al comma 1 rispondono in via amministrativa e contabile dei pareri espressi.”
Arricchisce e completa la precedente disposizione l’art. 1 della legge 14.1.1994, n. 20 e s.m.i., rubricato “Azione di responsabilità” che al comma 1-ter, secondo periodo, ha previsto che “nel caso di atti che rientrano nella competenza propria degli uffici tecnici o amministrativi la responsabilità non si estende ai titolari degli organi politici che in buona fede li abbiano approvati ovvero ne abbiano autorizzato o consentito l’esecuzione”.
Ma se anche volessimo ammettere una “défaillance” dei ragazzi di sinistra sulla gestione amministrativa degli enti locali, di certo non possiamo far finta di non vedere la pura invenzione dell’anno 2043 che sarebbe stata annunciata, addirittura dalla terna commissariale di Palazzo San Giorgio, come termine per la conclusione del piano di rientro per il nostro Comune. Innanzitutto va precisato che si parlò in quella sede di un massimo di dieci anni potendo contare in autonomia sulle proprie risorse. Ma pochi giorni fa il Governo nazionale ha stanziato per molti Comuni d’Italia delle cifre importanti riconoscendo agli Enti stessi le difficoltà nell’assolvere le tante funzioni loro assegnate in assenza di adeguate risorse aggravate dalla negativa congiuntura economica. Sono quindi in arrivo 97 milioni di euro per il Comune di Reggio Calabria ed una cifra di poco inferiore è stata stanziata anche per il 2014, somme che renderanno di certo più semplice il ritorno agli equilibri di bilancio.
Ma tralasciando infine le questioni comunali, anche alla Regione è stato forte l’impulso impresso dal Governatore Scopelliti per alleviare uno dei problemi più annosi, quello sanitario. Sono state fatte molte scelte coraggiose, che di certo non sono il tipico esempio di tornaconto politico-elettorale ma scelte dirette a tutelare la salute dei cittadini. I risultati sono innegabili, essendo stati riconosciuti ripetutamente dal Ministero della Salute gli importanti passi fatti in avanti dalla nostra regione.
Sabato 1 giugno la Giovane Italia ha chiuso con l’ultima lezione la Scuola di Formazione che ha visto decine di ragazzi partecipare attivamente per essere attori consapevoli e preparati della politica odierna; consigliamo ai Giovani Democratici di fare altrettanto.
Biagio Giusta, dirigente regionale Giovane Italia