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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Pugliese: «La Cisl si rimangia la parola sulla SS 106» Il presidente dell'Associazione "Basta vittime sulla strada statale 106", in una nota, attacca i vertici del sindacato dopo le dichiarazioni del suo Segretario sulla Statale tra Sibari e Roseto

Pugliese: «La Cisl si rimangia la parola sulla SS 106» Il presidente dell'Associazione "Basta vittime sulla strada statale 106", in una nota, attacca i vertici del sindacato dopo le dichiarazioni del suo Segretario sulla Statale tra Sibari e Roseto
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Il segretario della Filca – CISL Mario Venulejo è intervenuto sulla stampa domenica 18 ottobre affermando che un imprecisato “dipartimento del Ministero” avrebbe garantito che il 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto sarebbe stato approvato “salvo imprevisti dell’ultimo minuto” entro la fine di ottobre 2015 nell’ambito del prossimo CIPE atteso che l’iter procedurale “è quasi competo”. Lo stesso segretario della CISL è ritornato sulla stampa nei giorni scorsi affermando che (cito testualmente), “da Roma non abbiamo notizie ufficiali o atti formali che dicano che l’opera sia stata depennata. Da questo a dire che la CISL garantisce che l’opera si faccia è una cosa che non abbiamo mai detto”. Voglio informare Venulejo, anche dopo aver parlato con l’Architetto Roberto Ardigò – che segue l’istruttoria del progetto per conto del CIPE e che ringrazio per la sua disponibilità – che ad oggi il progetto è di difficile esecuzione a causa di una serie di criticità.

 

Innanzitutto il 3° Megalotto non gode del finanziamento necessario per la sua realizzare nella sua “interezza ed unicità” così come indicato in un vincolo posto dal Ministero dell’Ambiente sbucato fuori all’ultimo minuto. Avevamo sperato che il Governo anche dopo i proclami di luglio (seguiti al rapporto Svimez che vede la Calabria ultima in Europa, addirittura peggio della Grecia), avesse inserito nella legge di stabilità del 2016 i 500 milioni di euro che mancano ma, invece, abbiamo visto solo e soltanto nuovi tagli che evidenziano ancora una volta il “grande” impegno di tutti i nostri parlamentari calabresi a Roma. Pertanto c’è da sperare che il Governo faccia prevalere quanto scritto nella delibera CIPE n. 103 del 2007 che prevedeva l’approvazione del progetto per “stralci funzionali” e non nella sua interezza anche perché non è chiaro come sia possibile che un vincolo del Ministero dell’Ambiente possa surclassare una delibera del CIPE. In questo caso il problema sembrerebbe risolto poiché si potrebbe avviare immediatamente l’opera nel suo primo stralcio atteso che sono disponibili i 960 milioni di euro necessari per iniziare i lavori.

 

Scrivo sembrerebbe perché anche questa via pare non sia possibile visto e considerato che – per quanto riferito dall’Arch. Ardigò – nell’istruttoria del progetto l’Anas Spa non avrebbe definito gli stralci funzionali con chiarezza e, quindi, non abbiamo una chiara corrispondenza tra le finanze disponibili e lo stralcio individuato dal Proponente che si vorrebbe realizzare e tutto ciò, ovviamente, nonostante ci consegna la convizione sempre più forte di vivere in una “Repubblica delle banane” mette drammaticamente l’opera nella posizione di non poter essere mai approvata dalla Corte dei Conti che dovrà esprimere un parere sulla fattibilità economica del progetto.

 

Infine abbiamo un terzo incredibile problema: l’indeterminatezza del progetto atteso che sembrerebbe che seppure il 3° Megalotto sia passato per ben tre Ministeri ed un lunghissimo e logorante iter procedurale che – lo sottolineo per Venulejo che lo ignora – è ormai definitivamente concluso in più di una parte presenterebbe delle carenze di tipo progettuale che non consento ai tecnici del CIPE di poterlo approvare nella fase istruttoria.

 

 

Il CIPE, ovviamente, non “boccia” i progetti ma non li approva ed è evidente ed ovvio che le risorse sul progetto non restano bloccate a vita ma di certo saranno giustamente impiegate verso altri progetti che, a differenza del 3° Megalotto, sono ritenute prioritarie per il Governo.

 

Tutto ciò non solo per informare Venulejo e la CISL che essendo da poco impegnati nella battaglia per l’avvio del 3° Megalotto della S.S.106 nell’alto jonio invocano “unità” e ritengono che non c’è bisogno di polemiche dopo aver bollato l’Associazione che ho l’onore di presiedere come un sodalizio che si lascia sfuggire a facili (cito testualmente), “poco probabili” dichiarazioni ma per far comprendere appunto a Venulejo ed alla CISL la realtà della situazione nella sua immensa complessità oltre alla gravità di quanto sta accadendo poiché tutto ciò sottende in modo assoluto alla volontà forte del Governo di non voler avviare i lavori di questa importante (ma solo per noi!), infrastruttura.

 

Per questa ragione non solo voglio ricordare a Venulejo ed alla CISL (che si sono aggiunti da poco), che l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è già da tempo impegnata a creare sul 3° Megalotto della S.S.106 nell’alto jonio la più ampia rete di consensi e di adesioni ma voglio chiedere a Venulejo ed alla CISL due gentili cortesia.

 

La Prima: di non predicare bene e razzolare male. Perché tacciare la più importante ed informata Associazione calabrese di “dichiarazioni poco probabili” o peggio “infondate e senza alcune ragione” non è un modo per evitare polemiche o per creare unità.

 

La Seconda: un richiamo forte alla serietà. Perché non credo sia più possibile che la CISL possa lanciarsi attraverso le dichiarazioni (queste sì, poco probabili!), del segretario Venulejo in improbabili scenari che vedono, addirittura, il progetto approvato entro la fine del mese o, comunque, nell’ambito del prossimo CIPE atteso che il progetto “si farà”!

 

Spero e confido che già da domani la CISL e non solo ma anche la CIGL e la UIL possano concretamente impegnarsi per riuscire ad avviare un progetto che ad oggi – lo ribadisco – non sarà mai approvato perché è stato definitivamente eliminato dall’agenda di Governo e, soprattutto, spero che sia le forze sindacali che i sindaci dell’Alto Jonio (troppo impegnati a pretendere ancora svincoli….), possano prima o poi avviare quelle tanto paventate “azioni di protestain difesa del diritto alla vita prima ancora che del diritto alla mobilità ed al lavoro e confido che ciò possa accadere prima che sia troppo tardi.

 

Io e l’Associazione che ho l’onore di presiedere non smetteremo di lottare e di informare con serietà e verità tutto ciò che accade e che accadrà non rinunciando mai all’onesta intellettuale e morale che da sempre ci contraddistingue.

 

 

 

Fabio Pugliese

Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”