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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Processo Ruby, in aula Minetti e Lele Mora

Processo Ruby, in aula Minetti e Lele Mora

| Il 28, Set 2012

L’ex talent scout è imputato assieme al consigliere regionale e a Emilio Fede

Processo Ruby, in aula Minetti e Lele Mora

L’ex talent scout è imputato assieme al consigliere regionale e a Emilio Fede

 

 

(ANSA) MILANO – MILANO – Con una camicia nera e un crocifisso al collo, visibilmente dimagrito, Lele Mora e’ arrivato a palazzo di giustizia di Milano per il processo sul caso Ruby che lo vede imputato assieme a Nicole Minetti e a Emilio Fede. E’ la prima volta che l’ormai ex talent scout partecipa a una udienza del processo.

Mora e’ uscito dal carcere il 1 agosto scorso, dopo aver patteggiato una condanna a 4 anni e tre mesi per la bancarotta della sua Lm Management. Ha preannunciato che presto, dopo che avra’ ottenuto l’affidamento in prova ai servizi sociali, andra’ a lavorare per la comunita’ Exodus di don Antonio Mazzi.

Anche Nicole Minetti è arrivata nell’aula della quinta sezione penale di Milano per assistere all’udienza del processo sul caso Ruby. Il consigliere regionale lombardo, imputata per induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile insieme a Mora e a Emilio Fede, ha già partecipato ad altre udienze nei mesi scorsi.

Tra i due c’è stato ‘gelo’ nell’aula del processo. Da quanto si è potuto vedere, si sono salutati a stento e anche nel corso delle pause dell’udienza non hanno mai parlato tra loro.

Il padre di Ruby, sentito come testimone, ha detto che “Karima dalla vita voleva i soldi e noi non li avevamo, siamo una famiglia che vive dignitosamente”.

Poco prima è stato ascoltato un uomo che ha lavorato nella scorta di Emilio Fede. Il teste, Luigi Sorrentino, ha raccontato di una sera del 14 febbraio 2010 nella quale seguì con la sua macchina di scorta l’auto di Emilio Fede, nella quale c’erano due ragazze “di cui una marocchina”, fino ad Arcore. Quella sera al ritorno “Fede – ha chiarito Sorrentino – ci disse ‘stasera eravamo in 3-4 con una ventina di ragazze”. Il teste poi ha confermato quanto aveva già detto a verbale, ossia che “quella sera di San Valentino dalle vetrate si vedevano due ragazze in baby-doll rosso”.