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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 11 DICEMBRE 2024

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Presentato a Gioia Tauro il libro “Io parlo” della reggina Francesca Chirico

Presentato a Gioia Tauro il libro “Io parlo” della reggina Francesca Chirico

| Il 01, Lug 2013

Una serata organizzata dall’associazione Auser con il patrocinio dell’Amministrazione comunale gioiese

di MARIA TERESA BAGALA’

Presentato a Gioia Tauro il libro “Io parlo” della reggina Francesca Chirico

Una serata organizzata dall’associazione Auser con il patrocinio dell’Amministrazione comunale gioiese

 

di Maria Teresa Bagalà

 

 

Si è tenuta ieri a Gioia Tauro la presentazione del libro “IO PARLO, donne ribelli in terra di ‘ndrangheta” di Francesca Chirico.

Una serata organizzata dall’associazione AUSER con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Gioia Tauro.

Moderatrice della serata è stata Mimma Sprizzi, Presidente Auser del Comprensorio di Gioia Tauro, la quale nei suoi interventi ha voluto ricordare le attività e un po’ di storia dell’associazione alla quale appartiene. Un’ associazione nata nel 1989 e che nel nostro territorio è presente con 5 circoli. Essa si occupa di iniziative culturali e ha voluto questa presentazione proprio perché crede nell’importanza del racconto, del parlare di ‘ndrangheta; una piaga che mina l’emancipazione della nostra zona. Un cenno quindi all’importante opera svolta da scrittori e giornalisti che, con la loro opera, divulgano la storia della ‘ndrangheta che altrimenti rimarrebbe rinchiusa nelle aule dei tribunali. La Sprizzi ha infine sottolineato l’importanza del libro “IO PARLO”, perché si occupa di donne che hanno deciso di testimoniare, condividere i propri dolori; cosa che spesso le condanna alla solitudine e all’emarginazione.

Dopo i saluti iniziali, ha quindi preso la parola Monica della Vedova Assessore alla cultura del Comune di Gioia Tauro, la quale ha espresso la sua personale soddisfazione per il fatto che la città ospiti un’iniziativa così importante, specie per le donne, ed ha rimarcato il bisogno di tali manifestazioni per vincere l’arretratezza culturale e permettere il dialogo.

Il Segretario generale CGIL del Comprensorio Nino Costantino invece si è soffermato sull’importanza della “parola” nel libro della Chirico, una “parola” che è stata da lui definita come un’ascia che spacca il ghiaccio.

E’ stata la volta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Giulia Pantano. Il magistrato ha parlato dell’importanza dell’azione svolta dalle donne raccontate nel libro della Chirico, che hanno avuto il coraggio di spezzare il silenzio e di infrangere le regole di mafia con la parola. Ha poi sottolineato con quale delicatezza e sensibilità la scrittrice si sia occupata di queste storie. La Pantano ha ancora continuato il suo intervento asserendo l’importanza della presenza femminile nella mafia, una presenza che in alcuni casi è davvero forte, ricoprendo ruoli attivi all’interno dei clan. E’ importante dunque la “collaborazione”, anche se questa viene ostacolata in tutti i modi, in quanto considerata un’infamia; a tal punto che spesso la “collaboratrice” viene fatta passare per pazza. Infine il Sostituto Procuratore ha ricordato la vicenda di Fabrizio Pioli e di Anna Maria Scarfò, evidenziando come questi due casi siano la dimostrazione che qualcosa stia cambiando nella nostra regione.

E’ intervenuta poi Liliana Esposito Carbone, la madre di Massimiliano, il giovane ucciso qualche anno fa a Locri per aver una relazione con una donna di 10 anni più grande di lui, sposata con un “mafioso”. Da questa relazione è nato un nato un bambino del quale la nonna non conosce neanche il volto, perché costretta a non incontrarlo. Liliana si è molto battuta per dimostrare la paternità del ragazzino che vive all’interno di un contesto ad altissimo livello di criminalità. Per le sue battaglie, per aver violato la sacralità di una famiglia,  la donna è stata aggredita al cimitero mentre si recava sulla tomba del figlio. E non è stata la sola della famiglia a subire ritorsioni. Un’ altra sua figlia, infatti, è stata costretta ad andare via da Locri a seguito di percosse. La donna ha poi ribadito il suo impegno affinché sia fatta giustizia per i giovani di Calabria almeno, se essa non potrà essere fatta per suo figlio.

A concludere la manifestazione è stata la stessa autrice del libro, che ha voluto sottolineare come sia stata lei stessa a voler questa presentazione a Gioia Tauro. Una scelta importante, visto che nella sua opera si è affrontato un “viaggio” che ha avuto inizio nel 1981 con la vicenda di Rossella Chirico uccisa a Palmi; che è proseguito con l’ episodio di Marianna Rombolà vedova del sindaco Gentile ucciso a Gioia Tauro nel 1987 (la quale è stata eletta Donna d’Europa nel 1989 per il suo impegno nella lotta alla mafia), e che via via, raccontando le vicende di altre donne che hanno avuto il coraggio di ribellarsi alla mafia, si è concluso con la storia di Fabrizio Pioli.

La scrittrice reggina ha poi affermato come nella Piana di Gioia Tauro si sia “parlato” spesso. Lo hanno fatto commercianti, artigiani, imprenditori, ma soprattutto donne.

Segno che qualcosa sta cambiando. Un cambiamento del quale forse neanche noi ci rendiamo conto. Certo, si tratta di un cammino lento che comunque dimostra come la trasformazione sia possibile. E a chi sostiene che tale cammino sia solo un’utopia, la Chirico risponde affermando che:<<chi dice ciò sono solo dei nani che vogliono che tutti restino nani>>.

Nel corso della manifestazione l’attore Andrea Naso, della compagnia DRACMA, ha recitato alcuni brani presenti nel libro.