Porti, Magorno (Pd): “Alfano intervenga per ripristino scanner rivelatori di radioattività”
redazione | Il 26, Set 2014
“Oggi, un’inchiesta – video pubblicata sul Corriere della Sera online rivela che nel 1999 il Ministero dell’Industria ha speso circa 45 miliardi di lire per l’acquisto di 25 scanner collocati nei maggiori porti italiani per proteggere le coste dall’ingresso di materiali radioattivi, ma che risultano tutti inattivi”
Porti, Magorno (Pd): “Alfano intervenga per ripristino scanner rivelatori di radioattività”
“Oggi, un’inchiesta – video pubblicata sul Corriere della Sera online rivela che nel 1999 il Ministero dell’Industria ha speso circa 45 miliardi di lire per l’acquisto di 25 scanner collocati nei maggiori porti italiani per proteggere le coste dall’ingresso di materiali radioattivi, ma che risultano tutti inattivi”
“Presenterò un’interrogazione al Ministro dell’Interno Angelino Alfano per sapere se corrisponde al vero che i portali scanner denominati RTM910T per rilevare la radioattività nei valichi di frontiera portuali non sono mai entrati in funzione” . Lo dichiara Ernesto Magorno, deputato e segretario del Pd Calabria.
“Oggi, un’inchiesta – video pubblicata sul Corriere della Sera online rivela che nel 1999 il Ministero dell’Industria ha speso circa 45 miliardi di lire per l’acquisto di 25 scanner collocati nei maggiori porti italiani per proteggere le coste dall’ingresso di materiali radioattivi, ma che risultano tutti inattivi”.
“Nel video, poi, il giornalista mostra anche lo stato di abbandono dello scanner del porto di Gioia Tauro, il più grande terminal per trasbordo di tutto il mar Mediterraneo, e questo proprio in una regione dove il fenomeno delle ecomafie è tra i più elevati”.
“Il Ministro Alfano avvii al più presto un’indagine per chiarire quali misure siano state fino ad oggi adottate nei porti italiani per i controlli sull’ eventuale presenza di sostanze radioattive e intervenga con urgenza – conclude Magorno – affinchè i portali scanner vengano immediatamente ripristinati, al fine di garantire l’incolumità pubblica e la tutela del territorio”.