di Giuseppe Campisi

Polistena – Ancora danni al belvedere della chiesa della Trinità. A farne le spese, stavolta, una parte dello storico novecentesco parapetto in pietra locale andato distrutto ancora non si capisce bene come. Lunedì notte, 25 aprile, una serata piuttosto fredda viste le condizioni meteo dell’ultimo week end festivo che non ha ripetuto gli exploit di caldo primaverile dei giorni
precedenti.

Il piazzale è luogo di ritrovo per antonomasia per grandi e piccoli nonché punto di riferimento per i tanti giovani che affollano la notte della città. Si socializza, si passeggia, si chiacchiera e si
scherza. Ma è anche luogo dove insistono numerose attività economiche e studi professionali, nonché luogo di svolgimento del mercato diurno della frutta ed area di transito di autovetture che sfilano per imbucarsi nel cuore del centro storico.

Un transito spesso, lento ed annoiato, che scivola via a mo’ di passeggio e che assolutamente tiene conto dei numerosi pedoni che lì vi stazionano. Non così stanotte. A quanto si apprende, delle autovetture si sarebbero scontrate a tarda ora, per cause e motivi al vaglio delle forze dell’ordine, proprio di fronte la millecinquecentesca chiesa provocando l’abbattimento del
massiccio muro balaustra che da sulle scale della cappelletta di S.Anna, lo sradicamento di un lampione in ghisa ed il conseguente rovinoso ruzzolamento per le vie sottostanti del materiale risultante dal forte impatto a pochi metri dalle abitazioni che fortunatamente, vista l’ora, non ha provocato danni alle persone se non un forte spavento per i residenti.

Ed ancor più sembrerebbe che, con tutta probabilità, un’auto avrebbe percorso in discesa l’intera gradinata che congiunge le vie Dominicani e S.Marina provocando graffi e rigature alla scalinata in
granito. Dopo le polemiche del 2014 relative alla stabilità del sito e dopo che sul terrapieno prospiciente si è ospitato, nel 2015, finanche una serata discoteca con tanto di spettacolo con cubiste e dj nazionali a pompare musica nelle orecchie di un intero quartiere e, con in mezzo,
una petizione popolare datata 2013 che ne chiedeva la conversione temporanea ad isola pedonale estiva, oggi piovono pietre è il caso di dire. Intanto l’area è stata transennata dai tecnici comunali in attesa di verificare l’esatta stima dei danni.