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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Pedà: “La città ha bisogno di essere governata” Dopo la lettera di 9 consiglieri che chiedevano al sindaco di Gioia Tauro di dimettersi, il primo cittadino chiede responsabilità agli stessi

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Trovo inaccettabile questo modo di fare politica. Cosa significa questo documento? In democrazia i consiglieri hanno la facoltà di presentare una mozione di sfiducia motivata e determinare eventualmente con il proprio libero voto la fine anticipata della consiliatura. Perché non lo fanno? E perché Alessio, che fino a ieri denunciava limiti nella costruzione del consenso intorno alla mia candidatura, oggi fa squadra proprio con gli eletti venuti fuori da quelle liste che tanto biasima? Invito tutti, maggioranza ed opposizione, a ritrovare un senso di responsabilità chiaramente smarrito. Non c’è politica in tutto quello che sta accadendo, ma di sicuro ci sono personalismi esasperati e passioni giovanili alimentate da pochi volponi che non hanno ancora accettato il “prepensionamento anticipato”. Io vado avanti tranquillo rispettando il mandato popolare ricevuto. I consiglieri tornino sui propri passi, impegnandosi insieme a noi per risolvere i problemi della città; la politica non si fa contro i singoli ma per migliorare la qualità di vita di tutti”. Sono certo che questa richiesta rappresenti solo una caduta di stile, mi rifiuto infatti di credere che simili manovre servano per permettere a qualcuno di contrattare da una posizione di forza. E se anche fosse io non tratto con nessuno e non faccio incontri privati. Per cui, oltre che scorretti, simili tentativi risulterebbero sicuramente inutili.

Giuseppe Pedà, sindaco di Gioia Tauro