Pasquarosa – studio per una pittrice
redazione | Il 24, Dic 2012
L’8, 9 e 10 gennaio 2013, alle 21, va in scena nell’ambito della rassegna Sguardi S-velati, in corso al TEATRO DUE di Roma
Pasquarosa – studio per una pittrice
L’8, 9 e 10 gennaio 2013, alle 21, va in scena nell’ambito della rassegna Sguardi S-velati, in corso al TEATRO DUE di Roma
L’8, 9 e 10 gennaio 2013, alle 21, va in scena nell’ambito della rassegna Sguardi S-velati, in corso al TEATRO DUE di Roma
Pasquarosa – studio per una pittrice, di e con Gloria Sapio e Maurizio Repetto, (partecipazione in video di Moira Curti, musiche a cura di Silvestro Pontani, luci Iacopo Valentini). Una bambina stretta nel busto a stecche e con ai piedi scarpe infinitamente troppo grandi,. Questa è una delle prime immagini di Pasquarosa, modella ancora imberbe ma già icona. In quell’abito, in quell’atteggiamento l’essenza e il presagio del suo divenire: da contadina a ninfa, sottile e liberty nelle sculture di Nicola d’Antino, a nudo roseo e sensuale innumerevolmente ritratto dal marito Nino Bertoletti, a pittrice dai colori incredibili buttati di getto sulla tela, protagonista vivace di tutto un novecento romano fatto di amici che si chiamano Pirandello, Capogrossi, De Chirico, Soffici, Cecchi, Guttuso, Tofano… Ma per comprendere l’ascesa di Pasquarosa bisogna partire da lì, da quelle scarpe grandi che proteggevano i piedi dai sassi e dalla polvere delle sterrate di Anticoli Corrado, un paese-scrigno a una manciata di chilometri da Roma. Tra le sue mura di pietra ancora oggi si cela un sorprendente
patrimonio d’arte. Sono le scie lasciate dai tanti pittori e scultori che da lì sono passati, ritraendo la piazza, le case, le colline. E naturalmente le modelle: Natalina, Pompilia, Margherita, di cui si innamoravano e che magari sposavano, portandosi via così un pezzo di quella campagna, che riverberava poi, per sempre, negli occhi delle loro donne e che a volte veniva alla luce, come in Pasquarosa, nel respiro dei colori a riempire la tela.