Palmi, salta il Consiglio della surroga. Minoranza in rivolta Manca il numero legale, buona parte della maggioranza diserta la seduta. Boemi: sindaco deve fare passo indietro
Clima rovente a Palmi dopo che il Consiglio comunale è saltato per la mancanza del numero legale. L’aula doveva avviare la surroga del consigliere comunale Gabriele Parisi, arrestato a seguito dell’operazione “Alchemia”. Buona parte della maggioranza ha infatti disertato la seduta scatenando le ire della minoranza presente a Palazzo San Nicola. Ad aprire le danze delle accuse contro l’amministrazione Barone ci ha pensato l’ex candidato a sindaco per il centrosinistra Salvatore Boemi, già procuratore aggiunto della DDA di Reggio Calabria, che insieme ai consiglieri di minoranza del centrosinistra, Giuseppe Ranuccio e il capogruppo del PD Francesco Surace, in una conferenza stampa, non ha risparmiato critiche durissime nei confronti della maggioranza.
L’ex magistrato ha esordito sostenendo che “è inutile essere qui se non ci ascoltano”. “In ambito giuridico – ha aggiunto si dice che tre indizi fanno una prova. Questo quanto si è verificato nel corso di questa consiliatura”. Per il consigliere l’allusione è ai due precedenti. Prima dell’arresto di Parisi le manette erano scattate per l’ex assessore Giuseppe Isola; mentre nel 2013 erano arrivate le dimissioni di Giuseppe Mattiani dalla carica di vice sindaco dopo il sequestro dei beni (150 milioni di euro) agli imprenditori Giuseppe e Pasquale Mattiani, rispettivamente nonno e padre dell’ex amministratore. Per l’ex candidato a sindaco Barone e la maggioranza devono fare un passo indietro. “Diversamente – ha evidenziato – Salvatore Boemi va via perché in questo Consiglio comunale non può starci”.