Organizzazione ambientalista spagnola chiede l’intervento dell’esercito Per combattere la 'Xylella fastidiosa' nelle Baleari
L’emergenza xylella fastidiosa si estende alla Spagna ed in particolare all’arcipelago
delle Baleari dove un’organizzazione ambientalista, il GEN-GOB Ibiza, ha presentato
un documento al Governo regionale in cui richiede misure “urgenti” per combattere
il misterioso flagello. Il gruppo ambientalista ha detto in un comunicato che questa
è una situazione di “emergenza reale” contro la quale non v’è nessuna azione “minimamente
adeguata” per porre fine a questa piaga. “Una volta confermato l’arrivo di questa
piaga, tuttavia, non v’è stato alcun vero, forte e risolutivo intervento delle autorità
competenti, che non sembrano essere a conoscenza della portata delle conseguenze
dell’inazione” criticano gli ambientalisti. Peraltro, GEN è in contrasto con le
strategie per l’eliminazione della Xylella fastidiosa proposte dall’UE che definisce
“assolutamente inefficace, inutili e dannose.” In realtà, l’associazione sostiene
che, “non sono servite assolutamente a nulla per i territori in cui Xylella ha colpito
l’Italia.” A questo proposito, si nota che, nel caso di Ibiza, potrebbe “devastare
enormi tratti di campagna senza alcun risultato pratico, con conseguenze per il
paesaggio incalcolabili e perdite economiche.” Nel documento inviato alla esecutivo
delle Baleari, gli ambientalisti propongono una serie di misure tra cui rimuovere
tutte gli esemplari colpiti dalla “peste”. Per fare ciò, l’esercito avrebbe
il compito dell’eliminazione di individui infetti”, perché sembra che gli organi
regionali non abbiano sufficienti risorse economiche e di personale per eseguire
questa operazione. Inoltre, essi chiedono un divieto di ingresso, di vendita e circolazione
nella parte interna dell’isola, di tutte le specie vegetali menzionate nella lista
ufficiale come potenziali portatrici del batterio. Gli ambientalisti sollecitano
anche la necessità di attuare piani di protezione speciale per esemplari di valore
storico, ambientale e paesaggistico. A questo proposito, si nota che quasi tutte
le piante del Puig des Molins sono malate a causa della Xylella fastidiosa e “probabilmente
non si salverà un solo esemplare.” Tra le proposte è inclusa anche la realizzazione
di informazioni alla popolazione o l’obbligo di arare i terreni delle aziende agricole
come misura per fermare la diffusione dei parassiti nelle campagne. La pubblica denuncia-documento
dell’importante ONG spagnola, è per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello
dei Diritti”, un’ulteriore significativa dimostrazione dell’inefficacia
delle strategie UE per combattere la xylella fastidiosa che ormai, come più volte
abbiamo segnalato, viene percepita come una minaccia “fantasma” per la quale
non solo non sono state definitivamente chiarite le origini e le cause, ma anche
che le misure istituzionali sinora adottate non hanno portato alcun effetto positivo
concreto.