Nicolò (Pdl), “Francesco Verduci è stato un grande esempio di vita che allo sport ha saputo recuperare i valori più autentici”
redazione | Il 01, Ago 2011
Scomparso prematuramente, a poche ore dall’inizio della gara internazionale di corsa su strada in programma stasera a Motta San Giovanni
Nicolò (Pdl), “Francesco Verduci è stato un grande esempio di vita che allo sport ha saputo recuperare i valori più autentici”
Scomparso prematuramente, a poche ore dall’inizio della gara internazionale di corsa su strada in programma stasera a Motta San Giovanni
REGGIO CALABRIA – “Appassionato di calcio e soprattutto di atletica tanto da fondare, il ‘Gruppo sportivo Mottese’. Ancora, tecnico allenatore, ufficiale di gara regionale e consigliere del Comitato regionale Fidal, nonché organizzatore di diverse competizioni che, a Motta e alla sua gente, hanno dato lustro. Francesco Verduci è stato un grande esempio di vita che allo sport ha saputo recuperare i valori più autentici, costruendo, insieme con tanti giovani, un percorso educativo e di formazione”.
E’ questo il ricordo che il vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò traccia di Francesco Verduci, scomparso prematuramente, a poche ore dall’inizio della gara internazionale di corsa su strada in programma stasera a Motta San Giovanni. “Una figura di alto profilo umano e sociale che lega il proprio nome ad una manifestazione che, da tre anni, chiama a raccolta atleti di livello mondiale, spostando da Nord al profondo Sud, il baricentro di interesse non solo agonistico, ma anche turistico e promozionale – rilancia Nicolò-. E come ogni evento che si rispetti, c’è un valore aggiunto: la solidarietà porta il trofeo Verduci direttamente in Sud Africa, consegnando, attraverso una raccolta fondi che andrà a sostenere l’opera di Padre Manuel Casillas, nuove speranze a queste terre e ai suoi abitanti”.
Nicolò conclude così: “Certo della riuscita della manifestazione, come è stato finora, sarebbe bello che le nuove generazioni guardassero allo sport secondo l’insegnamento che Francesco Verduci ha trasmesso a tanti giovani. L’esaltazione agonistica quale esaltazione della vita stessa e lo sport quale senso di appartenenza ad una comunità e di crescita interiore: questo il grande patrimonio che Verduci ci ha lasciato, indicandoci come, pur senza grandi risorse, si possa fare cultura, risvegliando l’orgoglio di essere parte di un gruppo, dove partecipazione e condivisione superano l’individualità fine a se stessa”.
cc L’Ufficio Stampa