Il 53enne imprenditore edile è stato ferito gravemente da alcuni colpi di fucile caricato a pallettoni, mentre stava rincasando a Riace

Nicola Jenco ferito in un agguato

Il 53enne imprenditore edile è stato ferito gravemente da alcuni colpi di fucile caricato a pallettoni, mentre stava rincasando a Riace

RIACE – Agguato di ‘Ndrangheta, è questa la pista seguita dagli investigatori per cercare di fare luce sul tentato omicidio di Nicola Ienco, 53 anni, imprenditore edile ferito gravemente, da alcuni colpi di fucile caricato a pallettoni, mentre stava rincasando a Riace, nella locride. Le condizioni dell’uomo, attualmente è piantonato nell’ospedale di Locri, sono molto gravi. I pallettoni lo hanno colpito alle spalle e oltre a perforargli un rene, che gli è stato asportato, hanno interessato, anche, un polmone, il cuore e la colonna vertebrale. I carabinieri,  non escludono altre piste, stanno, infatti, sentendo parenti ed amici per acquisire elementi utili alle indagini. L’episodio secondo gli investigatori, non dovrebbe rientrare nella ”faida dei boschi”. Faida che da qualche anno sta insanguinando la zona jonica tra le province di Catanzaro, Reggio e Vibo Valentia. Ienco, già noto alle forze dell’ordine, non risulta pero’ affiliato alle cosche della zona. Nel 1994 l’imprenditore è stato coinvolto nell’inchiesta ”Stilaro” condotta dall’allora pm di Locri Nicola Gratteri. Tale inchiesta smantellò la cosca Ruga-Metastasio, egemone nella vallata omonima. Pur essendo destinatario di un provvedimento, Ienco, in quella occasione, non subì alcuna condanna. Di recente, nel 2007, l’uomo si presentò all’ospedale di Locri con una ferita da arma da fuoco all’inguine, affermando di essere stato colpito da una persona armata e incappucciata, salvo poi dichiarare in seguito ai riscontri medici di essersi ferito con un colpo partito accidentalmente dalla pistola che aveva in tasca mentre stava effettuando dei lavori agricoli in un terreno di sua proprietà.

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