‘Ndrangheta: la polizia confisca beni per due milioni a Siderno
redazione | Il 12, Gen 2012
Sono riconducibili al genero del boss Vincenzo Macrì
‘Ndrangheta: la polizia confisca beni per due milioni a Siderno
Sono riconducibili al genero del boss Vincenzo Macrì
(ANSA) – SIDERNO (REGGIO CALABRIA) – Beni per un valore di due milioni di euro sono stati confiscati a Siderno ad Antonio Stefano, genero del boss della ‘ndrangheta Vincenzo Macri’, deceduto in carcere nel giugno del 2010 mentre stava scontando una condanna a 27 anni di reclusione. Vincenzo Macrì era il nipote di Antonio Macrì, figura storica della ‘ndrangheta e capo del cosiddetto ”Siderno Group”, con importanti collegamenti col Canada e l’Australia, ucciso in un agguato nel gennaio del 1975. I beni confiscati, che erano stati sequestrati nel marzo del 2011, consistono in un’azienda agricola, con annesso allevamenti di cavalli e pastori tedeschi; una villa di duemila metri quadrati ed un’automobile Audi 3 intestata alla moglie di Stefano. Il provvedimento di confisca è stato emesso dalla sezione misura di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta del questore, Carmelo Casabona, ed eseguito dal Commissariato di Siderno.
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