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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Mastella: “l’indulto? Ha funzionato, la Polizia Penitenziaria se n’è accorta”

Mastella: “l’indulto? Ha funzionato, la Polizia Penitenziaria se n’è accorta”

| Il 12, Mag 2011

A dispetto di un’ ossessiva campagna mediatica, che ha tentato di demolirlo e di demonizzarlo, l’ indulto si è dimostrato efficace, al punto che la percentuale di recidiva è crollata dal 68 al 27 per cento

Mastella: “l’indulto? Ha funzionato, la Polizia Penitenziaria se n’è accorta”

A dispetto di un’ ossessiva campagna mediatica, che ha tentato di demolirlo e di demonizzarlo, l’ indulto si è dimostrato efficace, al punto che la percentuale di recidiva è crollata dal 68 al 27 per cento

 

 

ROMA – Nel corso di un incontro con gli agenti della polizia penitenziaria, Clemente Mastella ha detto: «L’indulto ha funzionato. Ma quasi nessuno lo dice. A dispetto di un’ ossessiva campagna mediatica, che ha tentato di demolirlo e di demonizzarlo, l’ indulto si è dimostrato efficace, al punto che la percentuale di recidiva è crollata dal 68 al 27 per cento. Per alcune categorie, addirittura al 18 per cento.Uno studio di livello universitario, molto accurato, pubblicato da un solo grande quotidiano nazionale, ha dimostrato che, in alcuni casi, ben 9 beneficiari su 10 non sono mai più rientrati in carcere. Questi sono i fatti, ben lontani da certi giudizi negativi e affrettati, condizionati dalla volontà di colpire la mia persona». Il candidato a sindaco di Napoli per l’Udeur ha voluto ringraziare gli uomini della Polizia penitenziaria, perchè «hanno saputo giudicare l’indulto per quello che è stato, senza pregiudizio, valorizzandone i tanti risvolti positivi». Mastella ha aggiunto: «L’indulto è stato un provvedimento corretto sul piano costituzionale, un gesto opportuno sul piano dei valori, delle convinzioni cristiane. Piuttosto – ha continuato l’ex ministro della Giustizia rivolto sempre agli agenti penitenziari – devo lamentare le difficili, drammatiche condizioni delle carceri napoletane, condizioni che voi ben conoscete. A paragone con altre esperienze, bisogna prendere atto che una certa borghesia, quella che io chiamo borghesia vippaiola e giustizialista, niente fa e niente ha fatto per contribuire, con generosità, a rendere più sopportabile, più umana la condizione carceraria a Napoli. Se non fosse per l’impegno del volontariato, della Chiesa, sarebbe davvero il deserto».

redazione@approdonews.it