Marcianò (Pdl): “Province: un provvedimento frettoloso e poco lungimirante”
redazione | Il 06, Lug 2013
“L’Italia è un Paese di tante piccole città, che con l’abolizione delle Province resterebbero abbandonate a se stesse”
Marcianò (Pdl): “Province: un provvedimento frettoloso e poco lungimirante”
“L’Italia è un Paese di tante piccole città, che con l’abolizione delle Province resterebbero abbandonate a se stesse”
“Letta sa benissimo che non si nascondono così le vere emergenze del Paese” commenta così, il Consigliere provinciale del PDL Michele Marcianò, l’approvazione in Consiglio dei Ministri del Disegno di Legge di abolizione delle Province. “Se realmente il Governo ritiene che con un provvedimento di questo tipo, che si limita a cancellare con un “leggero colpo di gomma” la parola Province dalla Costituzione, si possa riconquistare la fiducia degli italiani nella politica, si sbaglia! Basterebbe andare sui territori per capire che la sfiducia dei cittadini, oggi, risiede tutta nell’ incapacità di dare risposte concrete ai problemi reali, dalla crisi dell’ economia fino al dramma della disoccupazione. Se invece il Governo pensa che l’abolizione delle Province possa celare ancora a lungo le vere emergenze, è chiaro che non conosce il Paese. Perché gli italiani – continua Marcianò – conoscono benissimo i servizi garantiti dalle Province e su quello chiedono conto, quindi non si faranno abbindolare da questa mossa politica che “profuma” di cambiamento ma che concretamente non risolverà nulla. L’Italia è un Paese di tante piccole città, che con l’abolizione delle Province resterebbero abbandonate a se stesse. Non ci si può limitare dunque, se non per un’azione di bassa demagogia e di scarso effetto pratico, a prevedere esclusivamente l’abolizione di questa Istituzione, sapendo che i servizi da essa svolti dovranno comunque essere assicurati. Si può essere a favore o contro le Province, ma c’è bisogno di certezze. Prima di abolire un’istituzione bisogna sapere da chi e a che prezzo verranno gestite le competenze che restano. Altrimenti si corre il rischio di fare una riforma populista che alla fine peserà sui cittadini.
La forte e dovuta attenzione che pongo – precisa Marcianò – nei confronti dell’adozione di questo provvedimento da parte del Governo non nasce dal voler difendere “a tutti i costi” l’ incarico politico da me ricoperto, ricordo che Reggio Calabria rientra tra le città metropolitane, ma è teso a puntare ad un dibattito serio, concreto e rapido per giungere ad una riforma efficace ed equa, che risponda oltre che alle esigenze di spending review anche a quello di strumenti idonei allo sviluppo della nazione.
Il Governo – prosegue Marcianò – è ben conscio che ci sono riforme vere e ben più urgenti da realizzare che però non ha ancora neanche iniziato ad abbozzare nella furia di eliminare le Province. Questa intrapresa da Letta è una strada avulsa da un disegno complessivo di riordino. Così il Governo ha dimostrato, ancora un’altra volta, che non si ha alcuna intenzione di riformare davvero il Paese ma che si cerca solo un capro espiatorio per zittire i cittadini che vogliono, giustamente, un cambiamento generale e profondo. Bisognerebbe invece – conclude Marcianò – invertire la rotta ed avviare una dialettica seria all’ insegna della collaborazione per definire una vera riforma di tutte le istituzioni per rilanciarle e migliorarle. Questo è quello che ci si aspetta da un Governo: un atteggiamento serio e responsabile e non azioni isolate e volte alla ricerca di una facile popolarità.
Il Consigliere Provinciale di Reggio Calabria Michele Marcianò