Mancuso, “La garanzia del mare pulito coinvolge tutti” Ognuno per la propria responsabilità, dalle Istituzioni alle associazioni e ai singoli cittadini. Ma è decisivo archiviare dissapori e polemiche strumentali e concentrarci, come sta facendo la Regione, su azioni congiunte di impegno quotidiano e contrasto all’inquinamento marino
“La garanzia del mare pulito coinvolge tutti, ognuno per la propria responsabilità, dalle Istituzioni alle associazioni e ai singoli cittadini. Ma è decisivo archiviare dissapori e polemiche strumentali e concentrarci, come sta facendo la Regione, su azioni congiunte di impegno quotidiano e contrasto all’inquinamento marino”.
È quanto afferma il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, che aggiunge: “La ‘tolleranza zero’ ad ogni fenomeno di inquinamento deve essere la parola d’ordine non di uno solo, ma di tutti. Il presidente Occhiuto ha voluto spronare ogni soggetto, pubblico e privato, per la salvaguardia del mare. Le polemiche, specie se pretestuose, non favoriscono le nostre comunità. L’ordinanza emessa dalla Regione chiede ai Comuni di verificare, in tutti gli insediamenti, le installazioni o gli edifici, civili e produttivi, il funzionamento e l’idoneità delle fosse settiche o biologiche e di altri sistemi appropriati dotati di scarico, anche al riguardo della verifica dell’autorizzazione allo scarico e alla corretta gestione dei fanghi prodotti, verificare l’eventuale presenza di scarichi abusivi in suolo, sottosuolo. Nessuno, dunque, si senta escluso dalla sfida che dobbiamo vincere insieme, perché il mare è ossigeno, risorsa alimentare e sostentamento di intere economie, ma anche cultura e storia, ossia pezzi fondamentali per qualificare ogni progettualità turistica”.
Sottolinea Mancuso: “La Regione fin dall’inizio della legislatura, ha messo in atto un controllo capillare sugli autospurghi e sui pozzi neri. Un’attività di sorveglianza svolta con la collaborazione dei carabinieri, mentre per 46 Comuni è stato formalizzato il finanziamento per l’ammodernamento degli impianti di depurazione, con un investimento complessivo di 16 milioni e al contempo è sempre attivo il sito ‘Difendi l’ambiente’ per segnalare eventuali anomalie. A questo punto, le basi per lavorare in sinergia e bene ci sono tutte e ogni sforzo va indirizzato a preservare la purezza delle acque e migliorare e potenziare l’offerta turistica. La Calabria che guarda con fiducia al futuro non può che affrancarsi, individuandoli e sanzionandoli, da comportamenti e metodi che antepongono interessi particolari e illeciti al bene comune”.
Conclude il Presidente del Consiglio regionale: “Vista l’importanza della posta gioco, e dopo decenni di distrazioni e sciatteria, il messaggio, non può che essere inequivocabilmente rigoroso.
In tal senso, è apprezzabile sia la complessa strategia contro l’inquinamento ambientale messa in atto dai Carabinieri della Calabria, che l’azione, forte e determinata, sulle problematiche annose della depurazione, innescata dalla Regione e dagli altri livelli istituzionali: Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, Procure della Repubblica e Prefetti. Si parte dall’amara constatazione che i rischi per il nostro mare derivano dai depuratori inefficienti, dai molti scarichi abusivi, dai torrenti fuori controllo e da altre cause, perlopiù note ma irrisolte. Tutti guardiamo con attenzione all’impegno dei Comuni e anche su questo fronte la Regione è al loro fianco, per rendere sempre più attrattiva la nostra terra. Consapevoli che il rispetto dell’ambiente in generale e del mare in particolare, costituisce la condizione indispensabile per valorizzare l’imponente patrimonio naturalistico di cui disponiamo e promuovere sviluppo sostenibile”.