Magaro’: “Ci serve tempo per modernizzare la regione”
redazione | Il 24, Mar 2012
Cosenza, al convegno “Per la Calabria , due anni dopo”, continua il,consigliere regionale: “Le esperienza Della giunta Scopelliti e’ stata entusiasmante”
Magaro’: “Ci serve tempo per modernizzare la regione”
Cosenza, al convegno, “Per la Calabria, due anni dopo”, continua il,consigliere regionale: “Le esperienza della giunta Scopelliti e’ stata entusiasmante”
Cosenza – “Due anni sono circa metà legislatura, ma rispetto alla montagna di questioni che rendono la Calabria la regione più povera, per
prodotto interno lordo ed occasioni di lavoro per i nostri giovani, due anni sono soltanto un periodo di tempo breve per modernizzare il sistema-Regione. In ogni caso, l’impegno dispiegato dal presidente Scopelliti, dalla sua squadra di Governo e dalla sua maggioranza, è stato fin qui entusiasmante e ricco di risultati”. L’ha sostenuto Salvatore Magarò, consigliere regionale della Lista “Scopelliti Presidente”, introducendo l’incontro che si svolge a Cosenza sul tema “Per la Calabria, due anni dopo”, al quale partecipano il capogruppo in Consiglio regionale della Lista “Scopelliti Presidente” Bilardi e l’assessore alla Cultura Caligiuri. “Parlano i fatti non i proclami . Con grande senso di responsabilità – ha aggiunto – fin qui sono state analizzate e messe a fuoco le più gravi criticità che abbiamo di fronte e senza mai farci condizionare da alcuna variabile del passato, prime fra tutte il clientelismo e l’assistenzialismo che nelle scorse legislature hanno gonfiato la Regione ed i suoi enti strumentali di perdite e di infinite inefficienze. D’ora in avanti, occorrerà stringersi ancora più fortemente attorno all’azione di rilancio politico ed economico di cui Scopelliti è interprete, per mandare in porto alcune delle riforme più qualificanti. Occorrerà d’ora in avanti che la compagine che ha vinto le elezioni, dopo due anni di impegno sodo e tenace, si concentri ancora di più, se possibile, nell’attività legislativa che amministrativa, per trasformare in atti e
fatti concreti il progetto riformista di cui siamo portatori. Sapendo bene che la politica nel Paese e in particolar modo nel Mezzogiorno vive una crisi di identità e di fiducia tra le più difficili dal dopoguerra e che, per riposizionarne l’immagine e riavvicinarla ai bisogni della gente, occorrono anche facce credibili e linguaggi meno ampollosi, piuttosto parole semplice e gesti coerenti. In tal senso, la sfida per tutti noi e quindi per la stessa qualità della democrazia calabrese è grave. Potremo senza dubbio vincerla ma alla condizione di mettere in campo il meglio di cui disponiamo, sapendo bene che non c’è molto tempo e che non si può aspettare oltre per valorizzare idee, merito e talento che sono le uniche leve su cui possiamo agire per stare al passo con le dinamiche del cambiamento in atto nel Paese e in Europa”.
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