Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 11 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Luigi Guglielmelli indica le linee guida per la rinascita del Pd della Provincia di Cosenza

Luigi Guglielmelli indica le linee guida per la rinascita del Pd della Provincia di Cosenza

| Il 29, Ott 2013

Molti i punti sviluppati dal candidato alla segreteria cosentina

Luigi Guglielmelli indica le linee guida per la rinascita del Pd della Provincia di Cosenza

Molti i punti sviluppati dal candidato alla segreteria cosentina

 

Perché un partito, perché il Partito Democratico
Nell’art. 49 della nostra Costituzione, citato sporadicamente, si delinea plasticamente il meccanismo democratico della Repubblica, ovvero si riconosce a tutti i cittadini “il diritto di associarsi in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”. Sono i padri costituenti quindi a scegliere i partiti quali soggetti collettivi in grado di determinare la politica nazionale ed è implicito nella nostra Costituzione la connotazione dei partiti politici ovvero popolari, di massa, strutturati in articolazioni territoriali e tematiche. E’ anche imposto ad ogni partito di utilizzare il metodo democratico come strumento di scelta degli indirizzi politici. A questo serve un partito e a questo serve il PD, unico partito fondato sul principio democratico e non leaderistico.
Un Partito Autonomo
La discussione e la decisione deve essere assunta nelle sedi del partito e nelle sedi che costruiremo nei luoghi di lavoro e di studio. Ad ogni livello gli organismi democraticamente eletti saranno il campo in cui ci confronteremo, discuteremo ed alla fine prenderemo le decisioni. La Federazione, in questo senso, sarà il luogo di ritrovo e di incontro di tutte le democratiche e di tutti i democratici della provincia di Cosenza.
Le correnti…facciamole di pensiero
Il PD è nato per essere plurale ed aperto a tutte le sensibilità politiche che in esso si riconoscono. Senza il pluralismo delle idee il Pd non ha senso. Tuttavia in questi anni abbiamo assistito ad una correntizzazione del partito, per vie orizzontali e verticali, che ha fatto perdere il senso del partito quale soggetto collettivo, plurale ma unitario e non diviso in frazioni.
Non un nome ma un progetto
La forza vera del PD sono i segretari di circolo, gli amministratori, i militanti e gli iscritti. Dobbiamo ripartire da loro, dal loro lavoro quotidiano costante e volontario che svolgono. In questo senso i punti di riferimento saranno i segretari e i dirigenti di circolo eletti democraticamente nei congressi. Il nostro progetto è quello di far crescere nei territori e negli organismi provinciali una rete di centinaia di uomini e donne che hanno a cuore il PD. Per questo non ci interessa il nome ma il progetto che sta dietro quel nome.
Un circolo PD in ogni comune
Il PD deve essere presente in ogni comune della nostra provincia. Mai più un comune senza circolo del PD. Nel nostro PD saranno protagonisti i territori ma anche i luoghi del lavoro, del sapere, dell’innovazione. Partito solido vuol dire partito che vive quotidianamente i problemi di una comunità e propone soluzioni, che riunisce i propri organismi, non solo in occasione di scadenze elettorali, che si confronta sui temi di politica nazionale. Il nostro PD sarà degli iscritti e sarà aperto ai cittadini.
Federato con il territorio
La provincia di Cosenza è molto vasta. I tempi che stiamo vivendo richiedono una nuova strutturazione territoriale del partito. Occorre far nascere le Unioni di zona per aree omogenee, in modo da consentire autonomia decisionale ai territori. Si selezioneranno i dirigenti zonali con metodo democratico e a loro sarà affidata la direzione del partito zonale in raccordo con la federazione e gli organismi provinciali. Sarà altresì necessario far nascere i coordinamenti cittadini nelle città con oltre 15.000 abitanti in modo da raccordare e coordinare l’attività dei singoli circoli.
Aperto ai cittadini
Il Pd deve essere orgoglioso di se stesso, ma non deve mai cadere nella trappola del settarismo. Dobbiamo contaminarci con le espressioni più alte del civismo calabrese, del volontariato, dell’associazionismo, dei movimenti e delle singole personalità. Non dobbiamo avere l’ansia di confrontarci ma dobbiamo saper affrontare ogni discussione con le nostre buone ragioni, ascoltando quelle degli altri.
OPEN PD
OpenPD sarà la nostra piattaforma digitale. Ogni iscritto potrà accedere ai servizi di whatsapp, chat, forum etc…. I nostri iscritti faranno rete, potranno chiamarsi gratuitamente e scriversi in tempo reale. Sarà un modo per fare rete, per aprire la discussione orizzontale fra gli iscritti e soprattutto sarà lo strumento per applicare le norme del nostro statuto nazionale che riguardano la consultazione degli iscritti sui grandi temi. Lo faremo a costo zero grazie alla generosità di centinaia di iscritti che operano in campo informatico e mediatico.
L’organizzazione dei giovani
Il PD è nato per essere dei giovani, del futuro e del nuovo orizzonte politico del terzo Millennio. Il PD deve valorizzare la sua organizzazione giovanile, deve affidargli strumenti, spazi e rappresentanza politica adeguata.

Il partito del lavoro
Essere il partito del lavoro significa essere il partito che da rappresentanza a chi si dedica alla produzione, al lavoro, al commercio e non alla speculazione. Dobbiamo premiare chi crea ricchezza, chi produce e chi con il proprio lavoro contribuisce al benessere dell’Italia. Dobbiamo invece colpire chi acquisisce posizioni di rendita, di privilegio e di ingiusto arricchimento.
Rinnoviamo.Insieme. Perchè nessuno si senta escluso
Rivendichiamo una visione del partito diametralmente opposta a quella dei partiti della destra e della moderna antipolitica, dove vige il modello leaderistico e a vocazione plebiscitaria del cosiddetto “uomo solo al comando” come depositario esclusivo delle sorti e della linea del partito stesso. Bisogna rilanciare un patto intergenerazionale che dia finalmente un segnale concreto di rinnovamento, seppur nel rispetto delle competenze e della storia politica di ognuno, ma soprattutto che valorizzi le esperienze di tutti e che faccia leva sul contributo che ogni iscritto, militante, dirigente o amministratore può offrire al PD per renderlo inclusivo, aperto, plurale e con i piedi saldi nella realtà.
Senza legalità, trasparenza ed etica pubblica la Calabria non parte
Tutto quello che abbiamo detto si può fare solo se il nostro partito sarà un presidio ancora più forte di legalità ed etica. Se non distruggiamo il cancro della criminalità organizzata e se non avviamo una rivoluzione culturale nessun sviluppo potrà esserci per la nostra Calabria. Ovviamente il primo esempio lo dovremo dare attraverso una gestione del partito ispirata a criteri di trasparenza, etica e moralità.