L’Ora della dignità: occupata la redazione de L’Ora della Calabria
redazione | Il 25, Apr 2014
Il direttore Luciano Regolo ha parlato di una nuova Liberazione per il giornalismo calabrese
L’Ora della dignità: occupata la redazione de L’Ora della Calabria
Il direttore Luciano Regolo ha parlato di una nuova Liberazione per il giornalismo calabrese
I giornalisti de L’Ora della Calabria dicono basta ai soprusi subiti in questi mesi. Dopo la conferenza stampa con il segretario e vice presidente nazionale dell’Fnsi Carlo Parisi, con il direttore Luciano Regolo e i componenti del Comitato di Redazione, è stato deciso, ad ampia maggioranza, di occupare la redazione centrale del giornale a Rende.
Si è deciso così di reagire in maniera forte, nella giornata simbolo della Liberazione dall’oppressione, alla censura imposta dal liquidatore Raffaele Bilotta, che ha comunicato ai lavoratori, nei giorni scorsi, la cessazione delle pubblicazioni del giornale e l’oscuramento del sito Internet. Nelle ultime ore, inoltre, ai 66 professionisti del giornale è arrivata la comunicazione delle ferie coatte, preludio al licenziamento di massa.
Lo stato d’agitazione dei giornalisti, la pagina Facebook “L’Ora siamo Noi” con più di 9mila “mi piace”, l’indignazione della collettività: il direttore Luciano Regolo parla di una nuova Liberazione per il giornalismo calabrese.
Di seguito il comunicato stampa del Cdr de L’Ora:
“I giornalisti dell’Ora della Calabria, riuniti in assemblea permanente dallo scorso 18 aprile al termine della conferenza stampa odierna alla quale ha partecipato il segretario regionale e vice segretario nazionale dell’FNSI, Carlo Parisi, hanno deciso a larghissima maggioranza di occupare la sede centrale della redazione a Rende (Cs). Tale decisione è una forma di protesta contro la brutale chiusura del giornale e l’ostinata volontà del liquidatore della società editrice dell’Ora, Giuseppe Bilotta, di rimuovere l’illegittimo oscuramento del sito internet. Il liquidatore, inoltre, nella giornata di ieri senza alcun preavviso ha imposto il godimento forzato di 15 giorni di ferie e ha annunciato l’avvio della procedura del licenziamento collettivo. Durante l’occupazione la redazione promuoverà dibattiti sulla libertà di stampa e procederà con i propri mezzi a informarne quotidianamente la comunità dei lettori”.