Legge elettorale, Caputo: “Morrone dica la verità” "Sarebbe opportuno che il consigliere Morrone dicesse con chi ha discusso della norma secondo cui si esclude dal Consiglio il candidato alla presidenza della coalizione avversaria, unico caso in Italia"
ROSSANO – «Il Consigliere Morrone si sofferma sulla tempistica tralasciando volutamente il merito della questione. Dilettantistico atteggiamento di chi tenta maldestramente di sfuggire dalle responsabilità circa la grave violazione commessa da una occulta cabina di regia che ha introdotto una norma all’insaputa dei Consiglieri regionali presenti in aula in sede di approvazione. Il Consigliere Morrone, anziché entrare in polemica con chi cerca e chiede l’accertamento della verità, dovrebbe fornire risposte sul perché la Conferenza dei capigruppo decise di esautorare la competente commissione di sottogoverno da me presieduta su un argomento di rilevanza straordinaria quale è la riforma della Legge elettorale. Un comportamento responsabile avrebbe dovuto indurre il Consigliere Morrone a intervenire per fare chiarezza su una vicenda dai contorni torbidi e oscuri, evitando scontri tanto sterili quanto inutili. Giova ricordare al distratto Consigliere Morrone, all’epoca dei fatti capogruppo consiliare di Fi, che in data 19 maggio 2014 convocai un’apposita seduta nella qualità di presidente della I Commissione Affari Istituzionali al fine di esaminare la proposta di Legge elettorale. A distanza di pochi giorni, il 22 maggio 2014, giunse una nota a firma dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale all’interno della quale la Conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari, di cui Morrone ne era componente, avocava a sé la discussione e la decisione sulla legge regionale. A quel punto, preso atto dell’anomala decisione, procedetti a sconvocare la seduta di commissione. Da quel momento in poi si perse traccia della Legge! Si diede vita a un assoluto e assordante silenzio. Sarebbe opportuno che il Consigliere Morrone dicesse con chi ha discusso della norma secondo cui si esclude dal Consiglio il candidato alla presidenza della coalizione avversaria, unico caso in Italia! Dicesse il Consigliere Morrone se l’iter seguito riguardo la riforma di una legge elettorale non dovesse attraversare ancor prima di transitare in Consiglio, il vaglio della commissione consiliare! Dicesse pubblicamente il consigliere Morrone se in sede di consiglio regionale si è mai discusso del punto in questione, e se sì ci mostri a tal riguardo i verbali! Come mai il consigliere Morrone non ha mai informato il proprio gruppo consiliare dell’intervenuta e sconosciuta norma? Se il consigliere Morrone vuol dare seriamente un contributo alla ricostruzione leale e trasparente dei fatti, dia risposte ai quesiti posti e non vada alla ricerca di scontri personali al solo fine di distogliere l’attenzione dal cuore della vicenda».
Giuseppe Caputo