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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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“Lazzaro, si devono registrare ulteriori e più importanti frane sulla strada per Comunia per metterla in sicurezza?” E' quanto chiede Vincenzo Crea, responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto” e Referente unico dell’ANCADIC

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I recenti eventi pluviometrici che si sono abbattuti sul territorio di Lazzaro hanno recato ulteriori danni alla strada comunale che dal cimitero di Lazzaro conduce alla ex discarica di rsu di Comunia.

Nonostante le numerose segnalazioni e inviti a mettere in sicurezza la succitata strada e i siti franati situati lungo la stessa,nessun intervento risulta eseguito.

Ciò che desta in noi maggiore preoccupazione èil notevole tratto di strada davanti all’isola ecologica,atteso che il pendio di tipo sabbioso, sul quale insiste la strada, continua a franare. Tale fenomeno, a mio avviso, non è riconducibile soltanto a fattori pluviometrici,bensì  ancheal vento di scirocco che sbattendo  contro l’ampio versante provoca continui sgretolamenti di materiale sabbioso.

A margine del sovrastante tratto stradale lato Melito,ove il precipizio raggiunge circa 15/20 metri,fà da protezione un  basso cordolo in  terra battuta il cui terreno è mobilizzato dalle acque piovane e da un momento all’altro potrebbe in parte franare. Se viene giù il versante si trascinerà anche la strada  e non si esclude possa interessare anche l’isola ecologica e inevitabilmente i sottostanti appezzamenti di terrenoadibiti a scopo agricolo e deposito attrezzi di cantiere, quindi frequentati dall’uomo. In tale tratto, tra il margine asfaltato della strada  lato Reggio e lo spazio in terra battuta davanti al muro perimetrale dell’isola ecologica si è creata una lunga e profonda spaccatura, atteso che le acque che cadono dal cielo e quelle che scorrono sulla strada penetrano nelterrenopossono determinare movimenti franosi in accelerazione e in tal caso l’intero tratto di strada crollerebbe.Sul versante lato monte vi è un palo dell’illuminazione e appoggiate su una platea di cemento, in parte già crollata, vi sono dei grossi contenitori d’acqua in cemento, il tutto pronto a crollare, atteso il vuoto che si è creato sotto una parte della platea.Fermo restando le autonome verifiche tecniche che gli Enti competenti ritengono

dover effettuare, secondo me è urgenteun sopralluogo per verificare la sussistenza di un potenziale pericolo specialmente in previsione delle prossime abbondanti piogge.

Come comunicato e documentato con rilievi fotografici  inviati anche ad alcune Istituzioni, ministeriali, regionali, provinciali e comunali in data 23 luglio 2012 il piede del pendio è stato oggetto di attività estrattiva abusiva ed il rischio è aumentato perché la perdita del materiale a seguito dello scavo ha diminuito la resistenza al piede del pendio, la cui base oggi è coperta dal materiale sabbioso crollato,  favorendo l’improvvisa caduta libera di detto materiale.

Resta da dire che per la messa in sicurezza della strada che dal Cimitero conduce alla discarica di Comunia è stata sottoscritta la convenzione tra la Regione Calabria Dipartimento Ambiente e il Comune di Motta SG prot. nr. Rep. 1537 del 30.11.2016 con la quale la regione Calabria avrebbe trasferito all’Amministrazione comunale la somma di 400.000,00.  Tale somma appare del tutto insufficiente e non basterebbe nemmeno per mettere in moto i mezzi per gli interventi di messa in sicurezza dei due siti franati.

Non si comprende quale intervento si debba fare per prima con la somma di 400.000,00 euro, né quando si completerà l’iter progettuale.

Parlare di mettere in sicurezza la strada in trattazione, non appare saggio, non solo per le grosse difficoltà che si andrà incontro ma anche per i costi che a mio avviso sarebbero maggiori di  quelli da sostenere per la costruzione di un nuovo percorso.

 Vincenzo CREA

Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”

e Referente unico dell’ANCADIC