Lamezia: presentate le attività del progetto Fei “In rete – percorsi di formazione e progettazione sulle migrazioni”
redazione | Il 24, Ott 2012
Finanziato dal Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi, annualità 2011, con soggetto capofila lo stesso Comune di Lamezia Terme, in partenariato con l’Università della Calabria e la cooperativa sociale Csc (Credito senza confini)
Lamezia: presentate le attività del progetto Fei “In rete – percorsi di formazione e progettazione sulle migrazioni”
Finanziato dal Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi, annualità 2011, con soggetto capofila lo stesso Comune di Lamezia Terme, in partenariato con l’Università della Calabria e la cooperativa sociale Csc (Credito senza confini)
Si è svolta ieri, nella sala riunioni del Comune di Lamezia Terme, la conferenza stampa di presentazione del progetto FEI “In rete – percorsi di formazione e progettazione sulle migrazioni”, finanziato dal Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi, annualità 2011, con soggetto capofila lo stesso Comune di Lamezia Terme, in partenariato con l’Università della Calabria e la cooperativa sociale CSC (Credito senza confini) e che ha visto l’adesione, già in fase progettuale, di UNAR, Ufficio Scolastico Regionale, Provincia di Cosenza, Comune di Riace, Libera, associazione nomi e numeri contro le mafie, e Cric- Centro Regionale di Intervento per la Cooperazione.
L’incontro è stato moderato dalla responsabile scientifica del progetto Giovanna Vingelli, afferente al Dipartimento di Sociologia e Scienza Politica dell’Università della Calabria, alla presenza del sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, dell’assessore alle Politiche sociali e Inclusione Anna Maione, e della dirigente “Area servizi alla persona” Teresa Bambara dello stesso Comune, nonché dei rappresentanti dei diversi soggetti istituzionali e del terzo settore, che formano l’ampio partenariato alla base dell’iniziativa: Giovanna Bergantin – Ufficio Scolastico Regionale, Cristiana Russo – UNAR, Giuseppe Giudiceandrea – assessore alla Formazione Professionale e al Mercato del Lavoro della Provincia di Cosenza, Sabrina Garofalo – Libera – Associazioni, Nomi e Numeri Contro le Mafie, Marilia De Marco, presidente del Cric e Emmanuel Jovelin – Direttore del polo “Formations supérieures, Recherches et Coopérations internationales”, Université Catholique de Lille, uno degli enti di formazione internazionali coinvolti nell’iniziativa.
Il progetto è stato introdotto dalla professoressa Giovanna Vingelli che ne ha illustrato le principali azioni e i principi ispirativi: da un lato la creazione di un Centro Territoriale su Migrazioni e Sviluppo presso il Dipartimento di Sociologia e Scienza Politica dell’Università della Calabria che si pone l’obiettivo di essere un punto di riferimento condiviso tra diversi soggetti che a più livelli si occupano di migrazioni, allargando quanto possibile la rete di partenariato già istituita, per la ricerca, la progettazione, la discussione e lo scambio di buone pratiche sui temi inerenti le migrazioni; dall’altro la predisposizione di un percorso di alta formazione, nella forma di un master di secondo livello, rivolto ad un numero massimo di 50, tra neo-laureati e professionisti, operanti in modo formale ed informale nel settore, che vogliano specializzare le proprie conoscenze, acquisendo strumenti interpretativi ed operativi. Il bando del master, alla cui attività formativa parteciperanno docenti di chiara fama, a livello nazionale ed internazionale, sarà pubblicato a breve sul sito dell’università della Calabria. Intorno a queste ruoteranno una serie di altre iniziative di carattere formativo, conoscitivo e di promozione, nell’ottica della costruzione di una rete quanto più ampia possibile tra i soggetti operanti nel settore, per la promozione di un comune approccio alle migrazioni che valorizzi le buone pratiche già esistenti e contribuisca alla promozione di nuove.
Proprio questo è stato l’elemento in comune gli interventi dei partecipanti e delle partecipanti alla conferenza, che nel sottolineare il ruolo che ciascun soggetto avrà nell’implementazione delle fasi progettuali e la rilevanza di tale iniziativa rispetto alle singole esperienze, hanno evidenziato il valore aggiunto che una rete formativa e conoscitiva offre rispetto ai propri interventi e l’importanza di operare in un quadro comune e condiviso, ai fini dell’efficacia e del migliore impatto dei diversi profili di azione.