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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 11 DICEMBRE 2024

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La tradizione natalizia dei novenari a Platania La manifestazione iniziata il 16 dicembre si protrarrà fino al 24

La tradizione natalizia dei novenari a Platania La manifestazione iniziata il 16 dicembre si protrarrà fino al 24
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di Lina Latelli Nucifero

Tra le numerose  tradizioni natalizie esistenti in Italia e nel mondo si inquadra  quella dei novenari  di Platania che rievoca la nascita di Gesù Cristo recuperata valorizzata dai ragazzi degli scout attraverso una manifestazione. In particolare quest’anno rivisitata e rianimata  dai giovani del Clan “Tempesta” (giovani dai 16 ai 21 anni) per la secolarità della tradizione e la profonda spiritualità che la pervade.

Nel  periodo, compreso tra  il  16 e il 24 dicembre,  questi giovani del luogo, chiamati i “novenari”, vale a dire  “chilli da Novena” (quelli della Novena), formando un’orchestrina ambulante, si danno appuntamento all’alba, alle 4 del mattino,  davanti alla Chiesa San Michele Arcangelo e precisamente davanti alla statua della Madonna di Lourdes.

Immediatamente dopo la recita  della preghiera del mattino e la  condivisione di un brano del Vangelo, sfidando il freddo e il gelo e, a volte il cattivo tempo, al suono del celeberrimo brano natalizio “Tu scendi dalle stelle” e una dolce “pastorale natalizia”, percorrono le vie del paese e diverse volte anche le numerose frazioni del piccolo centro del lametino.

Le nenie natalizie, svegliando le persone all’alba mentre ancora stanno sognando, creano nel paese un clima di serenità e di dolcezza.  La tradizione della Novena risale a tempi lontani in cui nei nove giorni che precedono il Natale, nella chiesa di Platania, veniva celebrata una Santa Messa all’alba. In quella circostanza   alcuni giovani, suonando “L’inno a Gesù Bambino” per le vie del paese, portavano con loro una scatola di latta in cui raccoglievano olio usato per illuminare l’interno della chiesa. La tradizione della Novena platanese si tramanda di padre in figlio, di generazione in generazione e ha lo scopo di addolcire l’alba, ricordando che il Natale si avvicina e che Gesù Bambino sta per nascere, portando a tutti speranza e amore. Al  passaggio dei Novenari, alcune famiglie, che hanno in precedenza già provveduto ad addobbare la tavola con dolci, caffè, liquori, li stanno accogliendo in casa offrendo loro qualcosa di caldo al fine di riscaldare il corpo infreddolito e  scambiare gli auguri natalizi.

Alla Messa di Natale della mezzanotte, subito dopo l’intonazione del “Gloria”, i novenari, nella chiesa parrocchiale, accompagneranno la processione dal presbiterio al presepe, dove è stato deposto il Bambino Gesù. «Il risveglio dei fedeli al suono soave di brani dal sapore natalizio, eseguiti dei novenari, – sottolinea il parroco don Pino Latelli – da una parte è come una carezza data da un raggio di sole su volti talvolta segnati da lacrime di amarezza e  dolore  e dall’altra diventa occasione di un sincero scambio di auguri natalizi». «È senz’altro una esperienza bella e positiva – sottolinea il giovane scout Bruno Gallo – in quanto consente ai giovani di stare insieme, vivere il gusto della strada e assaporare la gioia della accoglienza di coloro che spalancano loro le porte di casa».