La spesa effettiva dalla sanità nell’area provinciale di Catanzaro al centro della lettera aperta di Panedigrano
redazione | Il 24, Giu 2013
Il comitato Salviamo la sanità lametina scrive alle varie istituzioni. Ecco la missiva integrale
La spesa effettiva dalla sanità nell’area provinciale di Catanzaro al centro della lettera aperta di Panedigrano
Il comitato Salviamo la sanità lametina scrive alle varie istituzioni. Ecco la missiva integrale
Riceviamo e pubblichiamo:
Sig. Sindaco, Sigg.ri Consiglieri Comunali del Comune di Lamezia Terme
Sigg.ri Parlamentari Nazionali: On. D. Lo Moro, On. P. Galati
Sigg.ri Presidente del Consiglio e Consiglieri Regionali: F. Talarico, M. Magno, T. Scalzo
Oggetto: Spesa effettiva dalla sanità nell’area provinciale di Catanzaro
A seguito di un articolo apparso su un quotidiano regionale dal titolo “Sanità, chi sperpera e chi taglia” nel quale si metteva in evidenza l’eccesso di spesa nella provincia di Catanzaro, abbiamo dato incarico a un gruppo di lavoro di suddividere la spesa effettiva nei territori delle due ex ASL della Provincia di Catanzaro.
Le conclusioni sono contenute nella relazione acclusa che ci permettiamo di sottoporre alla Vostra valutazione perché questi dati, a nostro modo di vedere, giustificano le decisioni alla base prima del decreto 18 del 2010, poi del decreto 106 del 2011 ed oggi della decisione di tenere un apposito consiglio comunale martedì 25 giugno in Catanzaro, al quale parteciperà il Presidente-Commissario Scopelliti.
A Catanzaro evidentemente si spera che in questo Consiglio Comunale sia dato l’annuncio che i diversi interessi sulla sanità abbiano trovato un accordo, che si dovrebbe tradurre in un ulteriore finanziamento (o per il settore universitario o per il settore ospedaliero o per tutt’e due), nella sistemazione della questione Fondazione Campanella, nella soluzione della vicenda cardiochirurgia a Reggio Calabria.
Noi riteniamo che le motivazioni di tanto interesse, delle tante richieste e pressioni da parte del Sindaco e delle forze politiche catanzaresi sul Governatore-Commissario siano contenute nelle cifre e nelle somme dell’allegato e nelle migliaia di persone che in Catanzaro vivono di sanità.
E’ evidente che alle risorse seguono le tante offerte sanitarie dirette ad un bacino, che ci comprende naturalmente e del quale dobbiamo necessariamente essere utenti, perché è evidente che due aree confinanti e vicine con simili differenze di finanziamento non possono coesistere ed offrire prestazioni competitive. Per questo motivo ed in quest’ottica le vicende della sanità catanzarese ci debbono interessare.
Vi chiediamo un impegno di tutte le forze politiche e dell’intera amministrazione comunale, perché la nuova progettazione per il prossimo triennio sanitario, sempre in regime commissariale e sempre con ricadute di maggiori tasse da pagare, riguardi l’intera area provinciale per assicurare a Lamezia, al suo Ospedale, al suo territorio una presenza sanitaria significativa ed adeguata ed anche una distribuzione della spesa che, vista come appare nello schema, è già eccessivamente squilibrata e che lo sarebbe ancor di più, se solo potessimo conoscere i dati veri di spesa annua per il nostro territorio che, invece, ci sono stati ripetutamente negati.
I dati della spesa sanitaria utilizzati nella relazione allegata per quanto riguarda la spesa su Lamezia sono, infatti, un mero artificio e sono quantificati sicuramente e di molto in eccesso, perché il Direttore Generale Mancuso si rifiuta di fornirci i dati di bilancio. Che in realtà siano molto, ma molto di meno, si può però dedurlo con buona approssimazione dal fatto che egli si è vantato che l’Ospedale di Lamezia, incassando dalla Regione 34 milioni di euro, è in attivo di 4 milioni, il che significa che per l’Ospedale egli ne spende solo 30 milioni. Se si considera che per legge la spesa ospedaliera deve essere il 48% del totale dei fondi assegnati e quella per la medicina territoriale il 52%, significa che a tutto voler concedere l’Asp spenderà per la medicina territoriale di Lamezia altri 40 milioni e quindi nel complesso circa 70 milioni di euro: cioè più o meno un settimo delle somme riversate su Catanzaro!
Distinti saluti
Nicolino Panedigrano (Salviamo la sanità lametina)