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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 MARZO 2024

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La Santelli “ordina” e Polistena, Palmi e Gioia Tauro “disubbidiscono”. E Taurianova? Si attende la scelta del commissario prefettizio dott.ssa Surace in merito all’ordinanza della presidente della Giunta, ma intanto potrebbe iniziare a dare fiducia anche lei ai cittadini, aprendo i cimiteri

La Santelli “ordina” e Polistena, Palmi e Gioia Tauro “disubbidiscono”. E Taurianova? Si attende la scelta del commissario prefettizio dott.ssa Surace in merito all’ordinanza della presidente della Giunta, ma intanto potrebbe iniziare a dare fiducia anche lei ai cittadini, aprendo i cimiteri
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“Finalmente liberi!”, “Il coraggio di Jole Santelli”, “Forza Jole”. Sono queste alcune frasi lette ieri dopo qualche minuto di quell’ordinanza shock che la presidente della Regione alle 22 firmava, andando contro le direttive del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Mentre il governo e il comitato scientifico dicono di essere prudenti, e che nella cosiddetta Fase 2 bisogna tastare la condizione epidemiologica, in Calabria possiamo andare a consumare un caffè all’aperto o una pizza (con autocertificazione?). Totò direbbe, “in questo manicomio succedono cose da pazzi”.
Da oggi avremmo ogni libertà, oltre al caffè all’aperto anche attività individuale fuori dai nostri confini comunali, mancava solo che aggiungessero un altro punto il quale diceva di abbracciarci e baciarci al chiaro di luna e la pandemia era servita (vita natural durante).
Ovviamente di questa ordinanza non fa paura l’ordinanza stessa, ma chi appoggia, tra accoliti, supporter e “caporali di giornata” vari, queste scelte. Così non si fa per un tozzo di pane!
Ma veniamo al buonsenso ovvero, al punto nodale. Già pochi minuti dopo la notizia dell’ordinanza firmata dalla Santelli, il primo sindaco della Piana a ribellarsi è stato Michele Tripodi, primo cittadino di Polistena, duro nei termini, “Il primo “intraprendente” che prova a mettere tavolini fuori appellandosi all’ordinanza illegittima della Santelli sarà multato e deferito all’autorità giudiziaria.
Entro questo fine settimana chiarirò con apposita ordinanza sindacale cosa si potrà fare e cosa no a partire dal 4 maggio”, definendo l’ordinanza “illegittima”. Poi c’è stato il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio nella sua pagina social “Stiamo già predisponendo nuova, apposita ordinanza, per vietare le irresponsabili aperture “concesse” dalla recentissima ordinanza regionale. La salute prima di tutto!”.
Stamattina è stata la volta di Aldo Alessio, primo cittadino di Gioia Tauro, “non facciamo entrare dalla finestra ciò che siamo riusciti a tenere fuori dalla nostra porta. Capisco tutte le nostre difficoltà sociali ed economiche, ma la vita viene prima di tutto. Dobbiamo seguire una linea di apertura graduale e responsabile, così com’è stata saggiamente indicata dal Governo” e va ancora duro affermando che, “C’è un tentativo in atto destabilizzante per la nostra democrazia e noi tutti non possiamo permettercelo in fase di pandemia, e il rischio è che il Paese andrà alla deriva senza nessun controllo e ordine”.
Una trincea vera e propria dettata soprattutto dal buonsenso e dalla questione che ancora siamo in emergenza, i liberi tutti è una grande baggianata. Anche se dalla Regione fanno sapere che “C’è sempre un motivo”, ecco piacerebbe pure a noi saperlo, ma non credo che troverà giustificazione alcuna (responsabilmente parlando).
Molti ieri chiedevano come si comporterà Taurianova e il commissario prefettizio dott. Maria Surace, ovviamente la risposta dovrebbe essere logica e univoca, essendo la stessa una funzionaria prefettizia, un viceprefetto, quindi dell’ufficio territoriale del governo, sarebbe improbabile che adottasse le misure che nei fatti vanno contro le direttive del governo nazionale stesso.
Essendo la stessa dotata di buonsenso e di sensibilità dimostrata in molteplici occasioni, attendiamo le sue decisioni in merito alla questione, seppur dubbi non ce ne sono.
Approfittiamo solo per una questione la spero trovi accoglienza, sempre in fase di “aperture”, molti (a dire il vero, tutti, compreso noi), da oltre un mese e mezzo che non possiamo andare a vedere i nostri cari defunti al cimitero, non sarebbe il caso, almeno in questa circostanza seppur ancora in fase emergenziale, adottando le dovute misure di protezione, aprirlo? Ovviamente con i comportamenti dettati dalla responsabilità e dal buonsenso di tutti i cittadini e semmai dovessero venire meno, ripristinare la restrizione. L’area cimiteriale è vasta, non dovrebbe essere luogo di assembramenti, ognuno va a fare visita, semmai munito obbligatoriamente con la mascherina altrimenti non entra, ma credo che una possibilità dopo quasi due mesi, sarebbe davvero cosa buona e giusta. Ovviamente accompagnata dal corretto comportamento responsabile dei cittadini come risposta per una sua eventuale fiducia nell’accoglienza di tale richiesta.