La lobby dei dentisti e la mafia odontoiatrica
redazione | Il 19, Dic 2013
Editoriale di Antonio Giangrande
La lobby dei dentisti e la mafia odontoiatrica
Editoriale di Antonio Giangrande
In una sequela di corpi nudi, da quale particolare tra loro riconosceresti
un indigente? Dai denti, naturalmente! Guardalo in bocca quando ride e
quando parla e vedrai una dentatura incompleta, cariata e sporca.
In fatto di salute dentale gli italiani non si rivolgono alla ASL. I
dentisti della ASL ci sono, eppure è solo l’8% degli italiani ad avvalersi
dei dentisti pubblici. Nel 92% dei casi gli italiani scelgono un dentista
privato. Più che altro ad influenzare la scelta per accedere a questa
prestazione medica è perché alla stessa non è riconosciuta l’esenzione del
Ticket. Ci si mette anche la macchinosità burocratica distribuita in più
tempi: ricetta medica; prenotazione, pagamento ticket e finalmente la visita
medica lontana nel tempo e spesso a decine di km di distanza, che si protrae
in più fasi con rinnovo perpetuo di ricetta, prenotazione e pagamento
ticket. La maggiore disponibilità del privato sotto casa a fissare
appuntamenti in tempi brevi, poi, è la carta vincente ed alla fine dei
conti, anche, la più conveniente. Ciononostante la cura dei denti ci impone
di aprire un mutuo alla nostra Banca di fiducia.
Il diritto alla salute dei denti, in questo stato di cose, in Italia, è un
privilegio negato ai svantaggiati sociali ed economici.
LA VULNERABILITA’ SOCIALE. Può essere definita come quella condizione di
svantaggio sociale ed economico, correlata di norma a condizioni di
marginalità e/o esclusione sociale, che impedisce di fatto l’accesso alle
cure odontoiatriche oltre che per una scarsa sensibilità ai problemi di
prevenzione e cura dei propri denti, anche e soprattutto per gli elevati
costi da sostenere presso le strutture odontoiatriche private. L’elevato
costo delle cure presso i privati, unica alternativa oggi per la grande
maggioranza della popolazione, è motivo di ridotto accesso alle cure stesse
anche per le famiglie a reddito medio – basso; ciò, di fatto, limita
l’accesso alle cure odontoiatriche di ampie fasce di popolazione o impone
elevati sacrifici economici qualora siano indispensabili determinati
interventi.
Pertanto, tra le condizioni di vulnerabilità sociale si possono individuare
tre distinte situazioni nelle quali l’accesso alle cure è ostacolato o
impedito:
a) situazioni di esclusione sociale (indigenza);
b) situazioni di povertà:
c) situazioni di reddito medio – basso.
Perché il Servizio Sanitario Nazionale e di rimando quello regionale e
locale non garantisce il paritetico accesso alle cure dentali? Perché a
coloro che beneficiano dell’esenzione al pagamento del Ticket, questo non è
applicato alla prestazione odontoiatrica pubblica?
Andare dal dentista gratis è forse il sogno di tutti, visti i conti che ci
troviamo periodicamente a pagare e che non di rado sono la ragione per cui
si rimandano le visite odontoiatriche, a tutto discapito della salute
dentale. Come avrete capito, insomma, non è così semplice avere le cure
dentistiche gratis e spesso, per averle, si devono avere degli svantaggi
molto forti, al cui confronto la parcella del dentista, anche la più cara,
non è nulla. E’ però importante sapere e far sapere che, chi vive condizioni
di disagio economico o ha malattie gravi, può godere, ma solo in rare
Regioni, di cure dentistiche gratuite a totale carico del Sistema Sanitario
Nazionale. Diciamo subito che non tutti possono avere questo diritto: le
spese odontoiatriche non sono assimilabili a quelle di altre prestazioni
mediche offerte nelle ASL, negli ospedali e nelle cliniche convenzionate di
tutta Italia. Inoltre, qualora si rendano necessarie protesi dentarie o
apparecchi ortodontici, questi sono a carico del paziente: vi sono però
alcune condizioni particolari che permettono, a seconda dei regolamenti
regionali, di ottenere protesi dentali gratuite e apparecchi a costo zero o
quasi. Le regioni amministrano la sanità, e dunque anche le cure
dentistiche, con larghe autonomie che a loro volta portano a differenze
anche sostanziali da un luogo all’altro. Bisogna, quando si nasce,
scegliersi il posto!
Alla fine del racconto, la morale che se ne trae è una. E’ possibile che la
lobby dei dentisti sia così forte da influenzare le prestazioni sanitarie
delle Asl italiane e gli indirizzi legislativi del Parlamento? In tempo di
crisi ci si deve aspettare un popolo di sgangati senza denti, obbligati al
broncio ed impediti al sorriso da una ignobile dentatura?
Dr Antonio Giangrande
Presidente dell’Associazione Contro Tutte le Mafie e di Tele Web Italia