“La Giunta salvaguardi i mille dipendenti regionali” Giuseppe Mangialavori commenta così la sentenza del Consiglio di Stato che ha condannato la Regione Calabria per i concorsi riservati ai dipendenti interni
“La Giunta regionale approvi subito una proposta di legge che salvaguardi i mille dipendenti regionali”. E’ categorico il consigliere regionale della Cdl Giuseppe Mangialavori, che aggiunge: “La sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato i decreti di selezione verticale di quasi mille dipendenti regionali rischia di trasformarsi in un vero e proprio tsunami proprio mentre la Giunta regionale si apprestava, pur con un anno di ritardo, a mettere mano alla riorganizzazione dei servizi e degli uffici della regione. Occorre, giunti a questo punto, essere seri e responsabili, perché la burocrazia regionale può andare incontro a una paralisi che potrebbe protrarsi per svariati mesi, se non di più, con un impatto dagli esiti imprevedibili non solo sul passato ma anche sul futuro. La vicenda – spiega Mangialavori – è chiara e a contempo complessa: 985 funzionari regionali hanno ottenuto un avanzamento sulla base di un concorso interno di oltre dieci anni addietro. In queste ore, si rincorrono voci ed ipotesi tra le più disparate: nullità degli atti compiuti dai funzionari, invalidità delle successive nomine a dirigente di molti di quei funzionari, restituzione delle somme percepite per effetto dell’avanzamento di carriera e chi ne ha più ne metta! L’analisi di ogni singola posizione richiederebbe, in una Regione efficiente diversi mesi ma nella nostra molti di più. Senza contare poi i tempi necessari per porre eventuali rimedi, magari mediante concorsi esterni per la individuazione di nuovi dirigenti, mentre quelli attuali si troverebbero con le mani in mano in attesa che qualcuno dica quale sorte è loro riservata. Non vi è che una soluzione: il Governo Oliverio approvi una proposta di legge che salvaguardi le posizioni organizzative ed economiche di tutti i funzionari e dirigenti regionali coinvolti, secondo principi consolidati per i quali il legittimo affidamento riposto in atti della pubblica amministrazione costituisce un principio fondamentale dell’azione amministrativa da cui la funzione pubblica non può prescindere”. Ancora Mangialavori: “Sono sicuro che qualcuno obietterà che una legge di tal genere rischia di non superare l’esame di costituzionalità. Ma una reazione simile, da parte del governo Renzi, non sarebbe saggia. Sarebbe infatti paradossale impugnare una legge che punta a salvaguardare la posizione organizzativa ed economica di mille dipendenti della Regione Calabria che hanno riposto legittimo affidamento in un atto della pubblica amministrazione. Il presidente Oliverio abbia coraggio e approvi la proposta di legge. L’immobilismo, su questa delicata vicenda, avrebbe ripercussioni negative di considerevole portata sulla burocrazia regionale e sul funzionamento della Regione”.