La crisi mette in ginocchio le imprese della Calabria. Altre 17 aziende chiedono la Cassa integrazione
redazione | Il 16, Mar 2013
Nei primi due mesi del 2013 la situazione economica calabrese è fortemente peggiorata rispetto allo stesso periodo dello scorso anno tanto che, altre 17 aziende sono state portare a fare ricorso alla Cassa integrazione straordinaria facendo registrare un aumento del 13.33% rispetto allo scorso anno e portando a 36 il totale delle unità aziendali territoriali coinvolte
La crisi mette in ginocchio le imprese della Calabria. Altre 17 aziende chiedono la Cassa integrazione
Nei primi due mesi del 2013 la situazione economica calabrese è fortemente peggiorata rispetto allo stesso periodo dello scorso anno tanto che, altre 17 aziende sono state portare a fare ricorso alla Cassa integrazione straordinaria facendo registrare un aumento del 13.33% rispetto allo scorso anno e portando a 36 il totale delle unità aziendali territoriali coinvolte
CATANZARO – Sono 17 le aziende che in Calabria, nei primi due mesi del 2013, hanno fatto ricorso ai decreti di cassa integrazione straordinaria, in aumento del +13,33% rispetto allo stesso periodo del 2012, per un totale di 36 unità aziendali territoriali coinvolte. Il dato emerge dalle elaborazioni deI dati Inps da parte dell’Osservatorio Cig della Cgil contenute nel rapporto di febbraio reso noto oggi. Secondo lo studio del sindacato, crescono nella regione i ricorsi ai decreti di Cigs per crisi aziendale, che a gennaio e febbraio 2013 sono stati 10 (erano 7 nello stesso periodo del 2012). In aumento anche i contratti di solidarietà (6 ricorsi contro uno dei primi due mesi del 2012) mentre calano le domande di riorganizzazione aziendale (una sola rispetto alle 7 dello stesso periodo dell’anno precedente). Delle 17 aziende che hanno fatto ricorso ai decreti Cigs in Calabria sei hanno sede in provincia di Reggio Calabria, cinque a Cosenza, quattro a Catanzaro e due a Crotone. In relazione al numero delle unità produttive presenti sul territorio, invece, la provincia più colpita risulta essere quella di Cosenza (13 unità), seguita da Reggio (10), Catanzaro (8), Vibo Valentia (3) e Crotone (2).