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TAURIANOVA (RC), VENERDì 19 APRILE 2024

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Jole Santelli è un mito! La Calabria stereotipata (ex) “incivile” è con te! Anche ieri durante il consiglio regionale nella presentazione del programma politico, ha dato il meglio di sé

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In principio era l’Isis, e l’Isis era presso Jole e l’Isis era (secondo) Jole. Poi arrivarono i “neri fortunati perché non si devono truccare”, “salvami, salvami, grande sovrano, fammi fuggire, fuggire di qua”. Poi ci fu l’uscita inquietante che “non esclude problemi giudiziari” nella sua legislatura e per non sapere leggere e scrivere, si mette al riparo come faceva Don Abbondio, affermando che “non ha mai partecipato a nessuna cena, ma solo incontri pubblici”, trallallero, trallallà, oh che grande felicità, ho sentito stamattina, la rosa non avrà più la spina”.
Tralasciando le promesse sui 25 mila tablet, sui bonus spesa, e sulle promesse dei marinai appena sbarcati per poter addolcire il cuore delle donzelle, dopo tanti mesi di navigazione. Ecco che si apre il conflitto con i termometri, come se i calabresi (e gli esseri umani in genere), fossero in comune con ogni specie animale, soprattutto con i rettili, nei fatti ci dovremmo estinguere come i dinosauri secondo l’altra teoria di Al Bano, ma la nostra Jole essendo un mito, va oltre, quando si va al mare, entrando in uno stabilimento balneare, nel misurare la temperatura corporea ed averla superiore a 37,5 gradi, l’ha definita una “barzelletta perché se misuriamo la febbre a 40 gradi all’ombra, secondo voi chi non avrà 37 di temperatura corporea?”. Non solo calabresi, “inferiori”, ma anche dei rettili balneari.
Ma lei non demorde mica eh? Imperterrita va avanti come un rullo compressore, elargendo perle (senza ostrica) di saggezza.
Udite, udite… “Ci siamo comportati bene, la tragedia del Covid ha riabilitato i calabresi. Lo stereotipo ha fallito, abbiamo dimostrato di che pasta siamo e questa è rimasta sostanzialmente una terra no Covid”. E qual è lo “stereotipo” secondo il Santelli pensiero? Il “calabrese incivile” (sic!). Ne avevamo già sentito di tutti i colori, ma questa dell’inciviltà pre-Covid, francamente è nuova. Come se il Covid fosse stato un Cristoforo Colombo che ha scoperto le Americhe, un Amerigo Vespucci in pandemia che persa la bussola con la febbre corporea a 37.5 ma innalzata per il caldo, disse «Arrivai alla terra degli Antipodi (calabresi) e riconobbi di essere al cospetto della quarta parte della Terra. Scoprii il continente abitato da una moltitudine di popoli e animali…”. E di colpo Vecchioni, “e se verranno gli indiani con i lunghi coltelli. Noi daremo le botte le botte, anche a quelli”.
E tutto questo in consiglio regionale nello sciorinare i suoi punti programmatici, condivisibili e speriamo attuabili e fattibili del suo governo quinquennale, certo dopo tre mesi era pure ora. Con tanto di istituzione di una sorta di “super” commissione tra il mal di pancia di alcuni della maggioranza (Udc in primi con Paris che esce dall’aula sbattendo la porta). La commissione dovrà anche occuparsi della trasformazione da “incivili” a continentali? Avremo tutti l’acqua potabile, il lavandino e anche il bidet, così i francesi ci invidieranno pure. Da ieri siamo il paese di santi, poeti, navigatori e Santelli. Ci affideremo alle teorie ottimiste di Pangloss del Candido di Voltaire, cercando di pensare che tutto volga al meglio, a dispetto dei più atroci accadimenti e delle sorti più sfortunate. Ma questo la Santelli non lo sa e da lassù qualcuno ci guardi.
E allora noi da oggi, considereremo la stessa un mito, un’icona calabrese, se non ci fosse bisognerebbe inventarla. Ma ogni tanto, non pretendiamo chissà che cosa, né grandi teorie sui massimi sistemi come nemmeno sguardi copernicani sulle rivoluzioni, o nessun infinito possibile tra gli impossibili pensieri dove finanche la mente umana si perde nella sua più infima fantasia. Ma, una, solo una, non pretendiamo di più, diciamo una, così anche per dire, il cielo è blu e le stelle trapuntano il cielo la sera. Indovinarne una è impresa ardua e impossibile? Chiediamo troppo? In tal caso perdoni la nostra inciviltà pre-Covid, condonata dalla civiltà post-Covid!