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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Inaugurata la mostra “Natale in copertina. Due secoli di feste illustrate” Concerto lirico del Conservatorio Cilea. Omaggio al Bicentenario dell’Arma dei Carabinieri e al Centenario della Grande Guerra

Inaugurata la mostra “Natale in copertina. Due secoli di feste illustrate” Concerto lirico del Conservatorio Cilea. Omaggio al Bicentenario dell’Arma dei Carabinieri e al Centenario della Grande Guerra
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Reggio Calabria – Un suggestivo percorso indietro nel tempo, per riscoprire le consuetudini e i simboli delle feste di epoche lontane, tra ricordi di carta a volte ingiallita. Sentimenti ed emozioni che riaffiorano dal passato e ritornano ai nostri giorni attraverso le copertine di circa 300 edizioni di Natale e fine anno dei maggiori giornali illustrati italiani ed esteri, dal 1838 fino agli anni ’60 del Novecento.
E’ quanto propone la nuova edizione della mostra “Natale in copertina. Due secoli di feste illustrate”, allestita nello spazio espositivo delle Poste di via Miraglia, a Reggio Calabria.
La mostra, tratta dalla collezione privata della giornalista reggina Lucia Federico, è arricchita da due sezioni speciali: un omaggio particolare all’Arma dei Carabinieri che celebrano quest’anno il Bicentenario, e “Natale al fronte” per ricordare la Grande Guerra, di cui ricorre il Centenario.
Ritroviamo così gli eroismi quotidiani dei Carabinieri, e la nostalgia e la speranza dei soldati in trincea nella notte di Natale, nelle copertine della Tribuna Illustrata o della Domenica del Corriere, del Petit Journal o del Miroir: pagine di storia e di sacrificio, dai colori ancora intatti.
Una narrazione per immagini affidata alle abili matite dei più famosi illustratori e disegnatori del tempo, come Achille Beltrame, Walter Molino, Fortunino, Ugo Matania, Dudovich, Rubino, Scarpelli, Finozzi, Sergio Tofano, o Norman Rockwell, celebre illustratore del “The Saturday Evening Post”, che hanno raccontato con i loro disegni i piccoli e grandi avvenimenti della storia, i cambiamenti della società, le abitudini e le tradizioni popolari.
Un modo insolito per riscoprire anche l’importanza e il ruolo dei giornali nella vita di un Paese, per lungo tempo unico strumento di informazione, e recuperare il valore, anche emotivo, della comunicazione scritta, oggi sempre più affidata ai mezzi digitali.
Grande partecipazione di pubblico, la sera dell’inaugurazione, avvenuta alla presenza del direttore della Filiale di Poste Italiane, Carolina Picciocchi, del Sindaco Giuseppe Falcomatà, del Procuratore Generale Salvatore Di Landro, del Presidente del Tribunale, Luciano Gerardis, del Comandante provinciale dei Carabineri, Col. Lorenzo Falferi, del Comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato, Col. Giorgio Maria Borrelli, del comandante del V Reparto Volo della Polizia di Stato, Col. Antonio Molinaro, e numerose altre autorità locali.
“Un evento che vuole essere un omaggio augurale alla città – ha dichiarato il direttore provinciale Carolina Picciocchi – “e a quanti ogni giorno utilizzano i servizi di Poste e accedono ai nostri sportelli”.
Una serata proseguita con un concerto offerto dal Conservatorio “Francesco Cilea”, grazie alla collaborazione del suo direttore, Franco Barillà, e del Presidente Concetta Nicolosi.
Eseguito un repertorio di brani di Donizetti, Alfano, Verdi, Dvorak, seguito dai tradizionali canti natalizi, affidato alle splendide voci dei soprani Sara Borrelli, Laura Calandra, Annalisa Cappelleri, Carmen Cardile e dei tenori Giuseppe Arena e Gianluca Praticò, accompagnati al pianoforte da Alessandro Praticò, allievi della classe di canto della Prof. Serenella Fraschini.
Ad aprire il concerto, la rievocazione della “Tregua di Natale”, a ricordo di quanto avvenne la notte del 25 dicembre 1914, durante la Prima Guerra Mondiale, tra i soldati delle trincee nemiche tedesche e britanniche. A portarla in scena gli studenti dell’ITT Panella – Vallauri, con la recitazione di Simone Vazzana, allievo di Arte Scenica della Prof. Maria Grazia Bonelli, del Conservatorio. Una toccante interpretazione della lettera che un soldato scrive prima della battaglia che lo porterà alla morte. “Dal cratere di una granata” il soldato guarda al cielo di stelle e scopre per la prima volta la presenza di Dio. Si prepara l’attacco. Ma quella notte non avrà più paura. Dalle trincee, si alza il canto dei soldati, in tedesco e in inglese: “Stille nacht, Silent night”, un coro che unisce e annulla le differenze. Non ci sono più nemici. Almeno nella notte di Natale.
Le voci dei cantanti del Conservatorio Cilea regalano grandi emozioni al pubblico presente.
“Iniziative come questa – ha affermato il sindaco Falcomatà, in un breve intervento conclusivo – oltre ad arricchire culturalmente la città, arricchiscono interiormente”.