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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Il sindaco di Firenze a Catanzaro per sostenere il Sì “Con la riforma costituzionale, una volta per tutte, si manda a casa un vecchio ceto politico”

Il sindaco di Firenze a Catanzaro per sostenere il Sì “Con la riforma costituzionale, una volta per tutte, si manda a casa un vecchio ceto politico”
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CATANZARO – “Con la riforma costituzionale, una volta per tutte, si manda a casa un vecchio ceto politico, i dinosauri della politica, che per 40 anni ha promesso riforme e non le ha fatte e ora che ci siamo noi, la nuova generazione, che abbiamo scritto la Riforma, ci vuole dire che non va bene”. Le ‘ragioni del Sì’ alla riforma costituzionale al vaglio degli italiani il prossimo 4 dicembre a Catanzaro vengono illustrate e approfondite anche dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, che arriva nella Sala Concerti del Comune capoluogo scortato dal segretario regionale democrat, Ernesto Magorno, dal segretario provinciale – nonché presidente della Provincia di Catanzaro – Enzo Bruno, dai consiglieri regionali Enzo Ciconte, Arturo Bova e Antonio Scalzo, dall’assessore regionale Carmen Barbalace, da dirigenti e militanti del Pd catanzarese.

“La mobilitazione del Partito democratico calabrese continua con grande determinazione, grazie anche all’instancabile segretario regionale Ernesto Magorno che riesce a portare in Calabria per approfondire e spiegare le ragioni del voto favorevole al referendum costituzionale del 4 dicembre personaggi di grande spessore – ha  introdotto il presidente Bruno -. Oggi è il primo cittadino di Firenze, Dario Nardella, a portarci il punto di vista importantissimo dei sindaci. Molti mi chiedono le ragioni del mio sostegno alla campagna referendaria, visto che sono alla guida di un Ente il cui superamento è segnato nella riforma costituzionale. Non sono preoccupato, anzi: la vittoria del sì, in combinato risposto con la legge Delrio ci porterà un Ente intermedio più forte, dinamico e capace di dare risposte alle esigenze del territorio. La vittoria del Sì porterà ad un nuovo regionalismo atteso e necessario per riformare il sistema delle autonomie locali che deve essere efficace ed efficiente per il bene del Paese che guarda al futuro. Una campagna elettorale che vede protagonisti contro la controinformazione di chi sostiene le ragioni del ‘No’: non è un referendum contro nessuno, non si vota per o contro Renzi, si vota per il Paese, una occasione come questa non capiterà più per molto tempo”.

“Questa è una provincia dove i consiglieri regionali sono pancia a terra per votare sì – afferma il segretario regionale Magorno – questo dimostra la maturità del gruppo dirigente che c’è nella nostra regione: il nostro è un Partito qui che non ha diaspora, unito sostiene le ragioni del sì perché è convinto che sostenendo le ragioni del sì, sostiene le ragioni del Mezzogiorno, della Calabria, del Paese”. Secondo Magorno, la visita di Nardella assume un valore simbolico: il sindaco di Firenze che lo ha preceduto in visita, nel 2012, è diventato premier e il segretario regionale spera che sia di buon auspicio per le prossime elezioni comunali di Catanzaro, lasciandosi sfuggire che c’è la possibilità che Renzi passi a Catanzaro il 1 dicembre.

“Noi sindaci siano abituati a dare subito risposte. Lavoriamo in maniera concreta con i cittadini e ci rendiamo conto che il sistema, così com’é attualmente, non funziona: per questo vogliamo uno Stato che somigli di più ai Comuni e la Riforma costituzionale lo consente – afferma il sindaco di Firenze, Dario Nardella – abituati a lavorare in maniera concreta con i cittadini e ci rendiamo conto che il sistema, così com’é attualmente, non funziona. Con la Riforma, inoltre – ha concluso Nardella – avremo leggi migliori e più pratiche. consentirà di semplificare la politica e di ridurne i costi grazie all’eliminazione del Senato, sostituito dalla Camera delle Autonomie, della Province e del Cnel. Gli italiani sono contenti di come funzionano i Comuni, dove c’è stabilità, responsabilità e chiarezza dei compiti e con questa riforma costituzionale doteremo il sistema della rapidità di cui il Paese ha bisogno per essere davvero efficiente e moderno, anche per fare in modo che in settori e nella tutela di diritti fondamentali come la sanità non ci siano cittadini di serie A e cittadini di serie B”.