Il Pd risponde a Cannizzaro: “I reggini dovrebbero ribellarsi alle sue fandonie, anzi lo hanno già fatto bocciandolo alle urne” Ha ragione Cannizzaro ad auspicare un moto di indignazione da parte dei reggini. Fa bene il deputato a rivolgersi al popolo reggino chiedendogli di alzarsi e combattere. Ma se c'è qualcosa che va combattuta sono proprio le fandonie proposte da rappresentanti politici come lui
“Ha ragione Cannizzaro ad auspicare un moto di indignazione da parte dei reggini. Fa bene il deputato a rivolgersi al popolo reggino chiedendogli di alzarsi e combattere. Ma se c’è qualcosa che va combattuta sono proprio le fandonie proposte da rappresentanti politici come lui che, nonostante vesta i panni di rappresentante istituzionale e politico ormai da lunghissimo tempo, prima alla Provincia, poi alla Regione e negli ultimi cinque anni in Parlamento, non ha prodotto nulla di concreto e tangibile, al netto di qualche comunicato e conferenza stampa, per il nostro territorio”. E’ quanto afferma in una nota stampa il segretario della Federazione metropolitana del Partito Democratico Antonio Morabito.
“Nel suo elenco della spesa, dal chiaro sapore elettoralista, Cannizzaro tenta strumentalmente di richiamarsi ai valori dei moti di Reggio, rappresentando una realtà che non esiste e provando ad intestarsi battaglie su temi importanti per il nostro territorio, ma capovolgendo i fatti a fini propagandistici. D’altronde le recenti pesantissime e cocenti sconfitte elettorali del centrodestra da lui stesso causate, a cominciare dal Comune di Reggio Calabria, per andare a tutti i Comuni dove si è votato alle scorse amministrative, la dicono lunga sulla capacità dei reggini e dei cittadini di metropolitani di non abboccare alle bugie di Cannizzaro e del centrodestra. Se tutto quello che lui scrive fosse vero, non si spiegherebbe come mai i cittadini abbiano deciso di bocciare in massa ed in maniera cosi perentoria e netta la sua proposta politica, in tutte le occasioni possibili”.
“Entrando nel merito – prosegue Morabito – ci dovrebbe spiegare l’onorevole Cannizzaro, che ricordiamo amministratore provinciale protagonista della nefasta stagione del fallimento di Sogas e della quasi chiusura dell’aeroporto di Reggio, come mai oggi l’aeroporto dello Stretto langue con pochi voli nonostante gli annunci, i riannunci, le giustificazioni, le conferenze stampa, gli sfaceli degli amici di Sacal, che hanno ceduto la maggioranza ai privati catanzaresi, e tutto ciò che è avvenuto dopo che lui ha messo mano sulla vicenda”.
“Dovrebbe spiegare l’onorevole Cannizzaro, parlando dei temi sanitari che lui stesso richiama, come mai non assume una posizione netta circa la battaglia che stanno combattendo i sindaci della Tirrenica contro la chiusura dei punti di primo intervento di Scilla, Palmi e Oppido. Come mai sulla vicenda il Presidente della Regione a trazione antireggina, al quale spesso Cannizzaro si accompagna, non afferma chiaramente che quei poli sanitari non possono essere chiusi perchè si sta rischiando di calpestare il diritto alla salute di un’intera comunità”.
“E venendo infine al tema della Città Metropolitana che Cannizzaro cerca strumentalmente di intestarsi, anche qui sarebbe interessante chiedergli come mai la Regione Calabria, nonostante le promesse elettorali e nonostante abbia individuato addirittura una delega specifica sull’argomento, peraltro assegnata ad una persona a Cannizzaro molto vicina, sia l’unica regione italiana a non aver ancora trasferito le funzioni alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, circostanza gravissima sulla quale i reggini dovrebbero si chiedere conto alla politica regionale”.
“Su questi ed altri temi Cannizzaro dovrebbe rispondere alla cittadinanza, cosi come su tutte le altre vicende da lui affrontate nel corso dell’ultimo decennio, fragorosamente fallite ogni qual volta veniva pubblicamente da lui annunciata una soluzione. Piuttosto che cercare consenso richiamandosi ai valori della rivolta di Reggio, che in alcun modo lui può rappresentare, provi a dare qualche risposta concreta al territorio, qualcosa che vada oltre i facili proclami e le invettive a mezzo stampa”.