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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 MARZO 2024

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Il mondo agricolo che cambia

Il mondo agricolo che cambia

La nascita della PAC (Politica Agricola Comune) e gli orientamenti fino al 2013

GIOVANNI PREVITERA

 

Il mondo agricolo che cambia

La nascita della PAC (Politica Agricola Comune) e gli orientamenti fino al 2013

 

La nascita dell’ Unione Europea (UE) ha radici legate all’anno 1955 quando dal primo al tre giugno si tenne la Conferenza di Messina tra i sei stati, allora membri,  della CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio). All’epoca la CECA era costituita da Italia, Belgio, Francia, Lussemburgo, Olanda e Repubblica Federale Tedesca; il terzo giorno, alla conclusione della conferenza i sei paesi enunciavano una serie di principi e di intenti volti alla creazione della Comunità Europea dell’Energia Atomica (Euratom) e di quella che diverrà, nel volgere di due anni con la firma dei Trattati di Roma del 25 Marzo 1957, il Mercato Europeo Comune (MEC), poi Comunità Economica Europea (CEE) e quindi UE ) vedi Figura 1.

Fig. – 1

Cronologia dell’integrazione europea

195152

195758

196567

198687

199293

199799

200103

200709

Trattato di Parigi

Trattato di Roma

Trattato di Fusione

Atto unico Europea

Trattato di Maastricht

Trattato di Amsterdam

Trattato di Nizza

Trattato di Lisbona

Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA)

 

 

Comunità Europea dell’Anergia Atomica (CEEA o Euratom)

Comunità Economica Europea (CEE) 01/01/1958

Comunità Europea (CE)

Unione Europea (UE)

 

Nel 1962 entra in vigore la Politica Agricola Comune (PAC), i cui obiettivi sono contenuti nel Trattato di Roma, che con una serie di norme e di meccanismi regolano, nell’ambito dell’Unione Europea, la produzione, gli scambi e la lavorazione dei prodotti agricoli e promuovono lo sviluppo rurale. Gli obiettivi della PAC puntano a migliorare la produttività e l’ambiente agricolo per un’agricoltura più sostenibile a sostegno dello sviluppo rurale permettendo agli agricoltori di beneficiare di maggiori opportunità anche non direttamente legate alla produzione di beni alimentari promuovendo la multifunzionalità. Per il raggiungimento degli obiettivi della PAC furono creati il Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia (FEAOG) e le Organizzazioni Comuni di Mercato (OCM). Il FEAOG rappresenta le risorse finanziarie distinte nella sezione Orientamento (per lo sviluppo delle riforme agricolo-strutturali e delle aree rurali) e nella sezione Garanzie (per finanziare le spese dell’ OCM).

Nel 1966 si assiste, a seguito dell’attuazione della PAC, al manifestarsi di una serie di squilibri quali la destabilizzazione del mercato sia comunitario che internazionale (formazione di eccedenze di produzione), incremento delle spese agricole, incremento del divario tra zone favorite e svantaggiate ed errata distribuzione degli aiuti (l’80% degli aiuti finirono in mano al 20% dei produttori, creando una notevole sperequazione).

E’ il 1968 quando viene approvato il piano Mansholt, con il quale si intendeva accrescere l’efficienza del settore agricolo attraverso la riduzione della popolazione attiva impiegata in agricoltura, aumentando le dimensioni e l’efficienza delle unità agricole e modificando le OCM (riduzione dei prezzi di sostegno). Proposta di riforma ambiziosa ma disattesa, tanto che negli anni a seguire vengono applicate misure di contenimento dell’eccesso produttivo a cui hanno fatto seguito risultati modesti.

Nel 1985 attuazione del Libro Verde, atto a limitare le eccedenze produttive e a promuovere il sostegno diretto ai redditi agricoli e non ai prezzi dei prodotti.

Anno 1992, riforma Mc Sharry;  relativa alla riduzione dei prezzi agricoli, all’introduzione degli aiuti compensativi e alla protezione dell’ambiente.

Nel 1999 attuazione di Agenda 2000, con la quale all’agricoltura viene riconosciuto, oltre alla funzione produttiva, il contributo nella conservazione del paesaggio, nella protezione dell’ambientale, della qualità e della sicurezza dei prodotti alimentari e del benessere degli animali.  Con Agenda 2000 la PAC è stata strutturata in 3 pilastri:  1° pilastro – Politica dei Mercati, 2° pilastro – Sviluppo Rurale, 3° pilastro – Politica delle strutture.

Per verificare gli effetti dei meccanismi introdotti ed apportare gli opportuni aggiustamenti, viene programmata la revisione di medio periodo della PAC. Dopo una prolungata contrattazione la revisione è diventata una vera e propria riforma. Il 26 giugno 2003, il Consiglio dei Ministri europei dell’Agricoltura ha approvato la riforma della Politica Agricola Comune (PAC) nota come “Riforma Fischler”,  dal nome del commissario europeo per l’agricoltura che ne ha definito le principali linee guida. Essa introduce infatti molti cambiamenti significativi nel modo in cui l’Unione Europea (UE) sosterrà il proprio settore agricolo. La proposta iniziale, divenuta vera e propria riforma,  ha tuttavia assunto, nel tempo, contenuti altamente innovativi ed è stata proiettata su una prospettiva di lungo periodo (2004 – 2013).

Punti chiave della riforma

  • disaccoppiamento: introduzione di un pagamento unico per azienda, slegato dalla produzione;
  • condizionalità: pagamento subordinato al rispetto di una serie di misure a carattere agro–ambientale;
  • audit: introduzione di un nuovo sistema di consulenza aziendale;
  • modulazione: riduzione dei pagamenti diretti alle grandi aziende al fine di favorire lo sviluppo rurale;
  • regionalizzazione: possibilità da parte dell’autorità nazionale di rinunciare al calcolo degli aiuti individuali su base storica e di fissare un aiuto forfetario medio regionale.
  • sviluppo rurale: aumento degli stanziamenti destinati allo sviluppo rurale e introduzione di nuove misure a favore dell’ambiente e della qualità degli alimenti;
  • disciplina finanziaria: meccanismo di disciplina finanziaria, per impedire che venga superato il bilancio fissato fino al 2013.

Di fondamentale importanza per il futuro della Politica Agricola Comune saranno gli orientamenti sulla PAC dopo il 2013, argomento sul quale discuteremo sul prossimo articolo.