Il canone Rai nel 2011 a 110,50 euro
redazione | Il 23, Dic 2010
Lo ha stabilito il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani
Il canone Rai nel 2011 a 110,50 euro
Lo ha stabilito il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani
(ANSA) ROMA – Aumenta a 110,50 euro il canone Rai per il 2011. Lo ha deciso oggi il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, fissando un incremento di 1,5 euro rispetto al 2010 (109 euro), in linea con l’inflazione programmata. Il maggior esborso dovrebbe portare circa 30 milioni in più nelle casse di Viale Mazzini una cifra dunque ben lontana dai 300 milioni in più che la Rai ha chiesto al ministero per coprire i costi di servizio pubblico per il prossimo anno. In base alla legge, infatti (articolo 47 del Testo Unico della Radiotelevisione) l’ammontare del canone deve consentire alla tv pubblica di adempiere agli obblighi di servizio pubblico in base all’ultimo bilancio – e la contabilità separata 2009 ha certificato uno ‘sbilancio’ di 335 milioni, ‘dirottati’ sui programmi di servizio pubblico dagli introiti pubblicitari – tenendo altresì conto del tasso di inflazione programmato e delle esigenze di sviluppo tecnologico dell’azienda. Non a caso, i vertici dell’azienda avevano chiesto al ministero garanzie economiche precise per dare il via libera al nuovo contratto di servizio. Tra le proposte formulate da Viale Mazzini c’erano, secondo le indiscrezioni, un aumento del canone di 20 euro in più ad abbonato; il recupero dello sbilancio accumulato in cinque anni, che si aggirerebbe sul miliardo; la cancellazione della tassa sulla concessione governativa (che per la tv pubblica vale oltre 60 milioni l’anno) e il recupero dell’evasione del canone. E proprio sul fronte dell’evasione resta in piedi l’ipotesi – che non si è però riusciti a inserire nel milleproroghe – di agganciare la riscossione del canone all’utenza elettrica: un punto sul quale Romani ha confermato il suo impegno in più di un’occasione. E’ stimato infatti in circa 700 milioni il danno che la Rai subisce ogni anno dall’evasione del canone: di questi 600 derivano appunto dal canone ordinario e circa 100 dal canone speciale (quello che grava su alberghi, ristoranti, negozi, enti pubblici, studi professionali, uffici). Su quest’ultimo settore il direttore generale della Rai Mauro Masi ha da poco presentato in consiglio di amministrazione un piano di intervento straordinario per recuperare almeno 100 milioni: primo tassello, una task force di 120 nuovi agenti, che affiancheranno i 126 attualmente in forze, per ‘stanare’ chi evade il canone speciale.
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