I “grillini” discutono in Consiglio Comunale della bonifica dell’ex Legnochimica di Rende
redazione | Il 04, Set 2014
Le soluzioni low cost non convincono il Movimento
I “grillini” discutono in Consiglio Comunale della bonifica dell’ex Legnochimica di Rende
Le soluzioni low cost non convincono il Movimento
La politica del “fare” di questa maggioranza di centrodestra ha
tutto il sapore di una prova di forza che evita volutamente il confronto
democratico nelle sedi istituzionali preposte. Come nel caso
dell’annunciato avvio – a mezzo stampa – della bonifica del sito ex
Legnochimica, che rientra a pieno in questa logica. Nessuna comunicazione è
stata fatta alla commissione preposta (la Terza, Ambiente e Territorio)
delle fasi preliminari di questo processo, così come nessuna discussione è
stata aperta in seno al Consiglio Comunale che è l’organo preposto a
dirimere questioni così importanti.
Niente di tutto ciò: il sindaco e due assessori hanno deciso di far partire
(in via sperimentale?) una bonifica low cost che non convince nessuno,
senza avvisare preventivamente neanche gli stessi membri della maggioranza.
Insomma, si lavora sottotraccia e si svilisce altresì il ruolo delle
Commissioni permanenti che – allo stato – hanno una funzione di semplice
“gettonificio”. È mai possibile che i consiglieri di minoranza e – cosa
ancor più grave – della maggioranza devono essere informati delle decisioni
dell’attuale Giunta a mezzo stampa e devono altresì fare gli Sherlock
Holmes per venire a sapere cosa bolle in pentola nelle stanze del potere
rendese? Il caso è ancor più grave se consideriamo la questione del
bilancio comunale, le osservazioni della Corte dei Conti e il silenzio
assoluto che circola in merito alla questione. Se la situazione delle
nostre casse è veramente così grave, il Consiglio deve essere il luogo
privilegiato della discussione, e non certo la stampa.
Siamo completamente d’accordo che sul sito dell’ex Legnochimica non si deve
più perdere tempo e che la bonifica non è più rinviabile, ciò non significa
però effettuare delle scelte di campo così importanti senza dare conto alle
forze politiche che compongono il Consiglio Comunale e che sono espressione
del voto democratico dei cittadini rendesi.
Si ristabiliscano al più presto le funzioni proprie del Consiglio e delle
Commissioni permanenti. I colpi di mano non possono e non devono
appartenere alla nostra istituzione democratica.
Domenico Miceli