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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Hacker islamici violano il sito dell’aeroporto di Perugia Si tratta del portale del San Francesco d'Assisi

Hacker islamici violano il sito dell’aeroporto di Perugia Si tratta del portale del San Francesco d'Assisi
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Allarme all’aeroporto di Perugia dopo che sedicenti hacker islamisti hanno bloccato
oggi il sito informativo dello scalo aereo intitolato a San Francesco d’Assisi proprio
nel giorno delle celebrazioni per il patrono d’Italia. Per circa un’ora sull’home
page è rimasto un messaggio in inglese firmato dal Tunisian Fallaga team, che denunciava
le “violenze” contro il mondo musulmano.Il messaggio è stato subito rimosso dalla
polizia italiana fatta intervenire dalla questura di Perugia. Il sito informativo
dell’aeroporto San Francesco è comunque ancora bloccato e su di esso compare la
scritta “in manutenzione”. La polizia postale sta ora cercando di risalire a chi
abbia compiuto l’attacco. Indagini in corso anche da parte della Divisione investigazioni
generali e operazioni speciali (Digos) sulla natura gruppo che ha firmato l’attacco.La
questura ha comunque precauzionalmente rinforzato la vigilanza in aeroporto la cui
operatività non è mai stata interessata.A dare l’allarme sono stati stamani due
persone che stavano consultando gli orari dei collegamenti aerei.Nel messaggio venivano
denunciati i “crimini sionisti” contro il mondo musulmano, le “violenze” delle forze
Usa in Iraq e in Afghanistan. “Perché ci attaccano? – si leggeva ancora nel messaggio
– Perché l’Islam è l’unica vera religione e le altre la vogliono distruggere”.
Quindi l’invito a unirsi e a “combattere tutte le altre”.Gli investigatori hanno
comunque accertato che nel messaggio non sono stati indicati obiettivi specifici
ma si rivolgeva genericamente contro il mondo occidentale. Il Tunisian Fallaga team
sarebbe stato protagonista di azioni analoghe in Francia. Per Giovanni D’Agata presidente
dello “Sportello dei Diritti”, ancora una volta la nostra preoccupazione
che non venga compromessa ulteriormente la privacy e la sicurezza dei cittadini che
impone delle contro misure se si tiene contro il pericolo crescente delle nuove “armi
di scompiglio di massa”.