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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Ha fatto fallire 5 imprese edili nel Veneto, scoperto raggiro milionario di un calabrese

Ha fatto fallire 5 imprese edili nel Veneto, scoperto raggiro milionario di un calabrese

| Il 18, Dic 2012

Disposto un provvedimento restrittivo per un uomo residente a Sant’Ilario dello Jonio: dalle casse societarie mancavano 4,4 milioni di euro, con i creditori che reclamavano. L’intervento della Guardia di finanza ha verificato pure che erano stati omessi tutti gli adempimenti fiscali e il versamento dei contributi ai dipendenti

Ha fatto fallire 5 imprese edili nel Veneto, scoperto raggiro milionario di un calabrese

Disposto un provvedimento restrittivo per un uomo residente a Sant’Ilario dello Jonio: dalle casse societarie mancavano 4,4 milioni di euro, con i creditori che reclamavano. L’intervento della Guardia di finanza ha verificato pure che erano stati omessi tutti gli adempimenti fiscali e il versamento dei contributi ai dipendenti

 

 

TREVISO – Ha fatto fallire cinque aziende edili di cui era amministratore: per questo un calabrese è stato arrestato dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Treviso per bancarotta fraudolenta. L’indagato è stato raggiunto da un provvedimento restrittivo nel suo paese natale di Sant’Ilario dello jonio, in provincia di Reggio Calabria, con la collaborazione dei finanzieri del gruppo di Locri.

I militari delle Fiamme gialle hanno accertato che le cinque società, cessate e dichiarate fallite nell’ultimo triennio dal Tribunale di Treviso, erano riconducibili al calabrese il quale, oltre a svuotarle sistematicamente, ometteva tutti gli adempimenti fiscali, mancando anche di versare i contributi previdenziali ed assistenziali dei dipendenti. La contabilità ed i registri, tra l’altro, erano stati sostituiti da un quaderno sul quale venivano indicati i dettagli dei movimenti finanziari e commerciali delle società amministrate, che impiegavano manovalanza estera munita di sole “cazzuole e badili. L’uomo infine ha dissipato risorse finanziarie e depauperato il patrimonio sociale, in danno della massa dei creditori, per oltre 4,4 milioni di euro.