Gioia Tauro, Cuzzocrea sollecita la Zes e pungola il governo: “Sostenga l’eccellenza produttiva del porto”
redazione | Il 06, Lug 2014
E’ quanto afferma il presidente di Confindustria Reggio Calabria, dopo “la cortina di silenzio che è calata sul nostro terminal container, all’indomani dell’operazione di trasbordo delle armi chimiche siriane. Da parte del premier Renzi, aspettiamo una risposta immediata”
Gioia Tauro, Cuzzocrea sollecita la Zes e pungola il governo: “Sostenga l’eccellenza produttiva del porto”
E’ quanto afferma il presidente di Confindustria Reggio Calabria, dopo “la cortina di silenzio che è calata sul nostro terminal container, all’indomani dell’operazione di trasbordo delle armi chimiche siriane. Da parte del premier Renzi, aspettiamo una risposta immediata”
“Chiameremo a raccolta le altre associazioni di categoria e i sindacati per rilanciare una grande battaglia comune. Rappresenteremo con forza l’assoluta necessità di istituire la Zes a Gioia Tauro al governo nazionale che, finora, ha dimostrato un disinteresse inaccettabile sul porto più importante del Paese”.
E’ quanto afferma Andrea Cuzzocrea, presidente di Confindustria Reggio Calabria, dopo “la cortina di silenzio che è calata sul nostro terminal container, all’indomani dell’operazione di trasbordo delle armi chimiche siriane. Da parte del premier Renzi – prosegue Cuzzocrea – aspettiamo una risposta immediata. Serve veramente a poco che il presidente del Consiglio scenda in Calabria alla vigilia di Ferragosto per dire che ha a cuore le sorti della nostra regione. Lo dimostri con i fatti, attivando finalmente la procedura che da due anni noi industriali sollecitiamo per creare la Zona economica speciale. Vogliamo un segnale immediato e serio”.
Secondo il presidente di Confindustria Reggio, “non intervenire concretamente sul porto di Gioia Tauro significa sciupare una grande opportunità per il Paese e condannare l’intera economia di questo territorio. Basti pensare alla situazione della terminalista Medcenter, una delle più efficienti e competitive realtà imprenditoriali d’Italia, dotata di know how d’eccellenza e management di alto livello, ma costretta a fare i conti con uno scenario complesso. Medcenter, assieme a tutte le altre aziende che operano nel porto – conclude Cuzzocrea – è un grande patrimonio del Paese, che occorre pienamente sostenere. E la politica dovrebbe finalmente capirlo”.