Giocavano a biliardo come se nulla fosse, chiuso un circolo privato I Carabinieri interrompevano “le partite clandestine” e procedevano ad identificare i presenti, tutti lavoratori dipendenti o liberi professionisti, addirittura vi era anche un medico
I Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno sospeso l’attività di un circolo ricreativo che era rimasto aperto in violazioni delle basilari disposizioni vigenti in tema di contenimento del Covid-19.
Nello specifico i militari della Sezione Radiomobile di Corigliano Calabro, con il successivo supporto degli agenti della polizia locale di Corigliano-Rossano, facevano irruzione presso un circolo ricreativo ubicato nel cuore dello scalo coriglianese, in contrada San Francesco. La scena che si presentava davanti gli occhi dei Carabinieri era più grave di quanto immaginato: ben sette persone ammassate, come se nulla fosse, a giocare su tre tavoli da biliardo, senza l’uso di mascherine o altro dispositivo di protezione consentito dalla legge.
I Carabinieri interrompevano “le partite clandestine” e procedevano ad identificare i presenti, tutti lavoratori dipendenti o liberi professionisti, addirittura vi era anche un medico, mentre la Polizia locale eseguiva i controlli amministrativi sulle autorizzazioni di legge.
Tutti i presenti venivano contravvenzionati con la sanzione pecuniaria di 400 euro per le violazioni riscontrate, mentre al titolare, oltre le sanzioni pecuniarie previste, veniva applicata anche quella accessoria della sospensione del circolo ricreativo, in attesa che la Prefettura di Cosenza decida sul periodo di chiusura definitivo dell’attività.