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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Decennale morte Giacomo Mancini

Decennale morte Giacomo Mancini

| Il 02, Apr 2012

 

Il ricordo di Foti, Bilardi e Talarico 

Decennale morte Giacomo Mancini

Il ricordo di Foti, Bilardi e Talarico

 

 

FOTI: MERIDIONALISTA TENACE E GRANDE UOMO DI STATO 

“Esprimo profondo rammarico per non poter essere presente all’evento di chiusura delle celebrazioni per il decennale della morte di Giacomo Mancini, ma intendo ugualmente rendere omaggio ad un Uomo che con la sua azione politica ha segnato un epoca fondamentale per lo sviluppo della nostra Regione”. E’ quanto dichiara in una nota l’On. Nino Foti.

“Fortemente convinto che lo sviluppo del Paese passasse dalla crescita del Mezzogiorno, col suo piglio pragmatico e tenace Mancini è riuscito ad indirizzare verso questa terra l’attenzione e l’azione della classe politica dirigente assicurando, in un periodo storico cruciale, un’importante fase di progresso sociale e civile.

Il suo impegno – continua l’On. Foti – ha caratterizzato profondamente non solo la storia di un’intera Regione. Giacomo Mancini infatti, è stato anche un grande uomo di Stato, che ha saputo intercettare le esigenze del Paese e rappresentarle al meglio negli incarichi di Governo da lui ricoperti, sia da Ministro della Sanità prima, che da Ministro del Lavori Pubblici poi.

Alla luce dell’attuale situazione del nostro Paese, e in particolare delle difficoltà della nostra terra – conclude l’On. Foti – il suo operato assume oggi maggior prestigio, e consegna alla storia un Uomo di indiscutibile valore da cui prendere spunto per intraprendere un’azione che dia lustro e credibilità alla nostra Calabria”.

BILARDI: CALABRESE AUTOREVOLE E POLITICO ILLUSTRE 

“Il calabrese autorevole ed il politico illustre Giacomo Mancini che si celebra oggi – nel decennale della scomparsa – nella sua Cosenza, conclama l’attualità e lo spessore dottrinario ed intellettuale dell’uomo ma anche la valenza di queste rievocazioni che, nell’attuale momento epocale per la società politica, sono linfa vitale per l’ineludibile processo di rinnovamento e di rigenerazione della classe dirigente, segnatamente di quella calabrese, che si trova a governare su di un territorio segnato da decenni di inadempienze.”

Lo afferma il capogruppo regionale di “Lista Scopelliti”, on.le Giovanni Bilardi, che aggiunge: “di Mancini vogliamo ricordare le battaglie per i diritti civili che hanno contraddistinto l’uomo politico meridionale e che oggi si rivelano quali scelte giuste ed immiopi in un indirizzo di emancipazione del cittadino, della famiglia, delle stesse istituzioni e che nel contesto regionale vanno rilette come uno strumento di riscatto e di liberazione per il popolo calabrese.

E’ con grande rispetto che accogliamo queste celebrazioni manciniane – ha concluso l’on.le Bilardi – perché questo grande calabrese ha insegnato i fondamenti della dialettica politica e del confronto delle idee che mai, come accade oggi, può e deve divenire invettiva, baruffa, offesa.”

TALARICO: GRANDE ESEMPIO DI COME LA POLITICA DEVE ESSERE

“Come Presidente del Consiglio regionale della Calabria, ho l’onore di portare il saluto della massima Assemblea elettiva della regione a questo significativo appuntamento organizzato per ricordare la figura di Giacomo Mancini nel decennale della scomparsa”. Così si è espresso, intervenendo al convegno nel decennale dalla scomparsa di Giacomo Mancini al Teatro Rendano di Cosenza, il presidente Francesco Talarico. “In dieci anni – ha fra l’altro sostenuto – tante cose sono cambiate nel Paese, nella politica, nella società, nella regione, ma la lezione del Mancini, leader politico nazionale, uomo di Governo, sindaco della sua amata Cosenza, rimane immutata e densa di significati per tutti i calabresi e in particolare per le nuove generazioni”. Ad avviso del presidente Talarico: “La stagione politica in cui ha vissuto ed è stato protagonista l’onorevole Giacomo Mancini è stata una stagione di grandi svolte per il Paese, ma anche di criticità, di forti contrasti politici e di confronti dialettici a volte aspri. Quel tempo, però, è ormai lontano e la figura di questo leader politico, dal carattere forte, dalla grande passione e dal forte impegno meridionalista, può essere ormai consegnata alla storia, sottraendola ai limiti ed ai confini ristretti dell’appartenenza, degli schieramenti, delle posizioni ideologico – culturali. E’ questo forse l’omaggio migliore che si possa oggi tributare a Giacomo Mancini, intrecciando la sua storia personale alla storia della Calabria. Il suo pensiero e la sua azione squisitamente politica, rappresentano un patrimonio utile agli studiosi, ma il suo impegno concreto per la Calabria, il suo amore per il territorio, il suo decisionismo, la sua lezione complessiva, debbono diventare, a dieci anni dalla sua scomparsa, un capitale sociale e culturale di cui tutta la Calabria deve sentirsi erede”. Per Talarico, “Mancini ha dato un grande esempio di come la politica debba essere al servizio del cittadino e della comunità. E’ stato leader nazionale di un grande e storico partito come il Psi, ha ricoperto importanti incarichi in vari Governi nazionali, ma ha saputo, a conclusione della sua carriera, rimettersi in discussione, tornando da dove era partito e accettando di fare il sindaco di Cosenza. E’ questo un esempio del suo stile, dell’idea della centralità della politica in qualsiasi ruolo, di quella normalità virtuosa e civile come l’ha definita qualche suo biografo”. Concludendo, il presidente Talarico ha affermato: “Noi abbiamo il dovere di non dimenticare questi uomini della Calabria che hanno combattuto battaglie a favore della propria gente, del proprio territorio, della propria tradizione culturale. Abbiamo bisogno di non dimenticare, per disegnare il nostro futuro con le stesse passioni, con le stesse competenze, con le stesse testimonianze, consapevoli che non sono le differenze politiche e culturali a dover essere esaltate, in questo nostro percorso, ma piuttosto le convergenze e la coesione intorno a quella cultura del risultato che è stata tra le qualità principali di Giacomo Mancini”.

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