Femminicidio, Cusumano plaude al via libera del Senato alla convenzione di Instabul
redazione | Il 19, Giu 2013
“E’ un momento di grande gioia che segna non un punto di arrivo ma di partenza”
Femminicidio, Cusumano plaude al via libera del Senato alla convenzione di Instabul
“E’ un momento di grande gioia che segna non un punto di arrivo ma di partenza”
REGGIO CALABRIA – “Il via libera all’unanimità da parte del Senato alla ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa firmata ad Istanbul nel 2011 sul contrasto alla violenza ed in particolare alla violenza nei confronti delle donne rappresenta un risultato di alta valenza sociale e giuridica che ci auguriamo venga presto ratificato anche dagli altri cinque Paesi che mancano all’appello”. Lo afferma Giovanna Cusumano, presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità. “E’ questo il mio pensiero – prosegue Cusumano – nonché quello delle colleghe delle Commissioni e Consulte di Pari Opportunità: Marilena Bauducco del Piemonte, Federica De Pasquale del Lazio e Simonetta Tregnago del Veneto. Per chi come noi da anni è impegnato in prima linea al fianco delle associazioni e di tutti coloro che si occupano di prevenire e contrastare questa triste piaga della nostra società, oggi è un momento di grande gioia che segna non un punto di arrivo ma di partenza. Per questo voglio, unitamente alle colleghe, ringraziare tutti i parlamentari che, con atti concreti, hanno voluto testimoniare il loro impegno su questo fronte e non meno i Ministri che a vario titolo lavoreranno in sinergia per creare un Osservatorio ed un vero piano anti violenza che sia uguale in tutte le Regioni, coinvolgendo il mondo della cultura, dei media, dell’associazionismo, delle forze dell’ordine e della giustizia”. “Siamo pronte a mettere a disposizione – conclude Giovanna Cusumano – le esperienze maturate nei nostri rispettivi territori, certe che possano rappresentare un utile contributo per uniformare al meglio ogni azione positiva nell’interesse di tante ragazze e donne che quotidianamente sono vittime di atteggiamenti persecutori e violenti spesso a causa del perdurare di stereotipi che dobbiamo assolutamente combattere”.